Le giornate FAI di primavera

- Milano Smistamento “porte aperte” -

23 e 24 Marzo 2013

Reportage fotografico e commento

di Luca Zambianchi

Nell'ambito delle giornate FAI di primavera, il 23 e 24 marzo è stato possibile visitare il deposito locomotive di Milano Smistamento. L'impianto non è nuovo ad aperture al pubblico, che risponde sempre numeroso. Inoltre, quest'anno, la meneghina ATM ha risposto con l'aggiunta di due vetture in più sulla linea 38 che passa proprio davanti all'impianto di Smistamento.

Come sempre, la presenza di rotabili storici è stata forte.

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MACCHINE  DIESEL

211.050

costruite, su licenza, dalla Badoni di Lecco, la serie 211 era composta da 55 unità. Note anche con il nomignolo di "sogliole". Non sono più in servizio

   

D 145.2007

sono macchine da manovra, il cui progetto venne sviluppato dalla FIAT Ferroviaria. Anche il TIBB sviluppò una versione di questa locomotiva, esteticamente simile alle FIAT. Quella nella foto è una TIBB, serie 2001-2062.

   

D 146.2029

locomotive da manovra nuove, la costruzione, da parte della FIREMA, risale all'inizio degli anni 2000, ed è stata costruita in 32 esemplari

   

D 342.4010

le loco da treno 342 sono state costruite in svariate serie da diverse fabbriche italiane. La serie 4000 fu costruita dall'Ansaldo, sul finire degli anni '50 in 17 esemplari. Nel 1994 l'unità 4010 fu rimessa in ordine di marcia e preservata per i treni storici.

   

D 343.1030

le D343, sono loco che stanno giungendo al termine della loro carriera. Costruite sul finire degli anni '60, dalla FIAT (serie 1000) e BREDA serie 2000), sono state prodotte in 75 esemplari.

 

Nell'immagine una FIAT a cui è stato agganciato un convoglio minimo, formato da un carro generatore tipo 1980R, ricavato dalla trasformazione di altri carri riscaldatori del tipo 1933, una carrozza centoporte Bz39134 e una Bz37353, tutte in livrea ardesia.

AUTOMOTRICI  ED  ELETTROMOTRICI

   

556.2331

le 556 serie 2201-2340, sono state costruite dalla BREDA tra il 1938 e il 1940. La 2331 era stata preservata presso il Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, è stata salvata dalla demolizione e restaurata dalla Metalmeccanica Milanesio. Attualmente è assegnata a Pistoia ed è marciante.

   

ALe 883+ALn 773

le 883 sono elettromotrici di prima generazione, costruite negli anni '40 in 40 esemplari. Queste avevano anche dei rimorchi dedicati, Le 883, potevano viaggiare in composizione multiple anche con rimorchi e elettromotrici di altre serie.

 

Oltre all'ALe, risulta preservato il rimorchio Le 883.001. Nella stessa immagine vediamo la ALn 773.3505. Nate negli anni '50 e costruite dalla OM di Milano in 70 esemplari, queste automotrici iniziarono la loro carriera con servizi di prestigio, terminando con servizi sulle linee locali. Per queste ALn furono realizzati anche dei rimorchi, serie Ln 664.3500. Attualmente risultano preservate 4 ALn, la 3505 e 3504, esposte a Smistamento, la 3538 e la 3558 oltre a 3 rimorchi Ln. La ALn in foto, con la gemella 3504 è stata riportata nei colori originali.

   

ALn 873.3511

le 873 sono un'evoluzione delle 773, costruite sempre dalla OM, negli anni '60. Queste sono state costruite in 20 esemplari, ed anche loro hanno iniziato con servizi di prestigio per finire la loro carriera a servizi locali. Le 873 furono dotate di rimorchi, del tutto simili alle motrici, classificati Ln 779.3500 e costruiti in 10 esemplari. Di queste automotrici risultano preservate 2 unità.

 

LOCOMOTIVE  ELETTRICHE

E 623.629

le E 623, note come "varesine", hanno una storia molto lunga. Nate per l' uso sulla linea Milano-Varese-Porto Ceresio, che era alimentata a 650 volt con sistema a terza rotaia, negli anni '50 furono trasformate in 3000 volt con pantografo. La famiglia era composta da elettromotrici, di sola 1cl, serie 100, miste serie 600, rimorchi pilota e rimorchi misti bagagliaio/postale. 

Verso la metà degli anni '50, una serie di rimorchi venne trasformata in elettromotrici andando a formare il nuovo gruppo di elettromotrici serie 618-631. Possiamo citare, che per le composizioni delle E 623, erano state attrezzate un certo numero di carrozze tipo Corbellini. Alcune unità sono state vendute alla LFI, mentre altre, sono state preservate come rotabili storici. Queste dovrebbero essere la E 623.106, preservata a Pietrarsa, la E 623.612 e 629 e il rimorchio pB 623.327 preservate dalla DTR Lombardia.

   

E 424.005

le piccole 424 sono state costruite in 158 esemplari tra il 1943 e il 1951. Le caratteristiche di questa loco l'hanno vista impegnata nel servizio con treni leggeri. Fin dall'inizio della sua carriera è stata utilizzata per i treni navetta inizialmente con locomotiva presenziata. Con l'arrivo delle E646 il loro utilizzo per i treni navette venne abbandonato.

In seguito alla crescente domanda di treni reversibili, le nostre 424 tornarono alla ribalta, prima con composizioni ibride con i rimorchi Le 803 ed, infine, con la trasformazione di 78 unità in locomotive per treni navetta. Nel 2007 tutte le locomotive sono state accantonate. Alcune unità sono state preservate, tra queste, la 005 che è l'unica con il separatore D'Arbela.
   

E 428.014

descrivere la storia di queste locomotive in poche righe non è semplice. Sono entrate in servizio nel 1934 e sono state costruite in 242 esemplari fino al 1943. Nate per il traino dei treni diretti e direttissimi, negli anni '50 hanno ceduto il passo alle locomotive più moderne, passando al servizio merci. Queste loco, sono suddivise comunemente in tre serie. 

La prima con avancorpi (E428.001-122), la seconda con frontali semiaereodinamici (E428.123-203) e la terza con frontali aereodinamici (E428.204-242). La carriera di queste locomotive termina sul finire degli anni '80.
   

E 428.226

questa, di terza, o quarta serie a seconda dei testi, negli anni '80 venne convertita per il servizio con i treni navetta. Venne ricolorata nella livrea MDVC e le fu dato il nome di "pirata". Nel 1997 è stata preservata.

 

   

E 626.294 + 626.443

le E 626 sono state le prime locomotive elettriche a 3000 volt cc, costruite dal 1927 al 1939 in 448 esemplari. I primi prototipi vennero utilizzati per la sperimentazione del sistema a 3000 volt cc sulla Foggia-Benevento negli anni '30. Queste macchine, ricche di storia, sono giunte fino agli anni '90, in testa ai treni merci.

 
C'è da ricordare che, alcune unità, nel dopo guerra sono state cedute, per risarcimento danni dovuti alla guerra, alle ferrovie Jugoslave, classificate come gruppo 361. Alcune unità sono state cedute a ferrovie private italiane, mentre altre sono state preservate.
   

E 636.284

la costruzione di queste locomotive articolate, inizia negli anni '40. La produzione viene interrotta per lo sforzo bellico dell'industria nazionale e riprende nel 1952. Costruite fino agli inizi degli anni '60 in 469 esemplari. Erano usate sia in testa a treni passeggeri che merci.

Nella loro lunga carriere alcune unità sono state oggetto di sperimentazioni, è il caso della 284, detta Camilla, alla quale a seguito di un sinistro, furono rifatte la cabine di guida tipo E656 di  serie. Questo esperimento fu fatto in un ottica di ristrutturazione del parco E 636 alle nuove normative di sicurezza sul lavoro. L'esperimento non ebbe seguito e la Camilla è rimasta un esemplare unico.
   

E 645.090

E 645.104

E 646.085

le E 645 sono state costruite tra il 1958 e il 1967 in 90 esemplari. Sono rimaste in servizio fino al 2008. Il progetto di queste loco, deriva da quello delle E646, adibite al servizio passeggeri. Le E645 dovevano essere destinate al traino di treni merci o passeggeri a forte composizione.

 

Le E645.001-032 e 101-109 presentano la cassa simile alle E636. Alcune di queste unità derivano dalla rinumerazione di alcune unità E 646, in particolare delle prime unità anch'esse esteticamente simili alle E 636. Alcune unità hanno ricevuto la livrea XMPR.

 
   


E 656.001 - 656.023

le E 656,  Caimano, sono loco articolate costruite tra il 1975 e il 1989, in sei serie, l'ultima per treni navetta. Sono stati prodotti 461 esemplari e sono ancora oggi in servizio. Nel 2003, le unità passate alla cargo, hanno subito delle modifiche al rapporto di trasmissione, da ciò è nato il gruppo E 655. Anche se ancora in servizio, due unità sono state riportate nei colori originali e preservate.

 

ROTABILI  ESPOSTI  NELLA  ROTONDA

30 83 951 3 100-3 Vre

reputo si tratti di un carro tipo "F" con garitta, trasformato in carro di servizio, dotato di pantografo per la prova del riscaldamento elettrico.

   

60 83 99-89 010-2 Vfrz

carrozza, di provenienza dalla Rete Adriatica, nel 1933 fu attrezzata per la prova freni continui ad aria compressa.

 

   

60 83 99-39 811-4 Vrec

questi carri, sono ricavati dalla trasformazione dei carri riscaldatori Tipo 1933, la trasformazione è avvenuta negli anni '80. I carri riscaldatori, risalgono all'inizio del '900, per sussidiare il riscaldamento fornito dalle locomotive.

Con l'estensione dell'elettrificazione, il loro impiego, fu ampliato fino agli anni '50, quando l'estensione del riscaldamento ne ridusse l'impiego. Nei primi anni '60 ci fu un "ritorno di fiamma" per il loro uso con le loco diesel. Con l'arrivo delle D445, capaci di erogare il riscaldamento a 3000 V cc i carri riscaldo vengono sostituiti da carri generatori.

   

61 83 72-71 767-7 WLABm

questa, carrozza letti relativamente recente, è degli anni '80, Dovrebbe essere del tipo MU della CIWL immatricolate nel parco FS. L'unità è stata riportata nei colori originali.

   

61 83 88-90 999-5 WR

questo veicolo, dalla storia particolare, nasce come carrozza furgone TEE. Dopo la cessazione dei prestigiosi servizi, i furgoni vengono accantonati fino al 1995, quando si decide la conversione in carrozze ristorante per conto della Burghy.

 

L'operazione fu sospesa e fu consegnato un solo esemplare che entrò in servizio come "pizza express". La vettura è stata preservata e ricolorata in livrea Gran Confort.
   

Bz 37353

note come "centoporte", ricostruite su telai di carrozze con cassa in legno, nel 1928, 1933 e 1949. La loro lunga carriera arriva fino agli anni '80 ed è una delle famiglie più numerose di carrozze passeggeri. Nella loro carriera alcune unità sono state trasformate in carrozze pilota per treni navetta.

Durante la seconda guerra mondiale, delle unità furono adibite a treno ospedale per il trasporto dei feriti. Alcune unità, negli anni '70, svolgevano ancora il compito di trasporto di malati a Lourdes. Attualmente sopravvivono un discreto numero di vetture per treni storici. 
 

Fotografare le locomotive a vapore, non è semplice, il loro fascino attira sempre gli appassionati e non. Così sono riuscito a fotografare, credo, decentemente solo queste due macchine, l'imponente tedesca 50 3673 e la nostrana 625.100.

Oltre a queste erano presenti sicuramente una 880, ma anche altre macchine. 

625.100

conosciute con il nome di "signorine" per la loro eleganza, queste locomotive, con rodiggio 1'C, vennero prodotte dal 1910 al 1922. Negli anni '50, 45 loco, furono trasformate in gruppo 623, con l'adozione di una coppia di preriscaldatori Franco-Crosti. Questo gruppo venne accantonato negli anni '60, mentre le 625, conclusero la loro carriera negli anni '70.

      

DR 50 3673

questa locomotiva, di costruzione tedesca, è di proprietà dell'Associazione Verbano Express dal 2010. La macchina, costruita nel 1941, ha rodiggio 1'E. Rimase in servizio nella Germania dell'est fino a metà degli anni '80. Nel 1993 venne rimessa in esercizio come rotabile storico.

 
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