di Andrea Cozzolino

chiudi la pagina

Il 21 dicembre 1967, giovedì, erano ormai terminate le lezioni all’Università. Non so perché - quindi - mi sia alzato abbastanza presto e abbia notato dal mio balcone a via Luca Giordano (una delle strade più centrali del quartiere Vomero) una stranezza, e cioè un 242 esercitato dalla vettura 8048. Ora, all’epoca, il 242 era appannaggio del deposito “Carlo III”, mentre la vettura 8048 era in dotazione a quello di “Stella Polare” MAH! Una “macchina di sostituzione”? Ma dove e come era potuto avvenire il cambio di linea? Pochi minuti dopo capitò l’inverso: un 249, linea di “Stella Polare”, esercitata con la 8059 di “Carlo III”. Non ebbi neppure il tempo di ulteriori riflessioni per capire tutto: apparve, infatti, un 247 servito dal FIAT 668 numerato 2336, che al Vomero non veniva da anni proprio perché assegnato a “Stella Polare”. Cos’era accaduto? Che il vecchio impianto di “Carlo III” era stato completamente abbandonato e le ‘sue’ vetture erano state redistribuite tra i depositi “Stella Polare” e “San Giovanni”, che - nell’occasione - aveva subito rilevanti modifiche, con l’adattamento di un secondo capannone per i filobus e la conseguente riduzione dello spazio destinato ai tram, che - del resto - erano più che bastevoli (benché fossero solo una trentina) per l’esercizio delle tramvie 4, 29 e 29 rosso.

In pomeriggio, passeggiata d’obbligo per verificare la nuova distribuzione dei filobus che si palesò essere la seguente:

  • FIAT 668 F AERFER OCREN: tutti a “Stella Polare” (2331÷2350);

  • ALFA Romeo 911 AERFER OCREN: 4301÷4303 + 4317÷4323 a “San Giovanni”; 4304÷4316 a “Stella Polare”;

  • ALFA Romeo mille AERFER OCREN: 8001÷8030 + 8067÷8078 a “San Giovanni”; 8031÷8066 + 8301÷8306 a “Stella Polare”.

Tutti i residui filobus a tre assi rimanevano a “Stella Polare”, ma erano - appunto - residui. Per consentire, infatti, l’arrivo delle vetture ex-“Carlo III” alcuni “tre assi” fermi in attesa di decisioni furono accantonati e spostati presso le Officine “Croce del Lagno” e - purtroppo - non fu che il primo segnale negativo conseguente all’accorpamento. Per riportare il numero complessivo delle vetture ospitate a “Stella Polare” a un numero congruo alla capienza dell’impianto, in tempi abbastanza brevi (intorno ai sei mesi) tutti i filobus a tre assi vennero dismessi e - peggio ancora! - le filolinee 231 e 242, passate appunto da “Carlo III” a “Stella Polare”, vennero - già da aprile 1968 - sostituite dalle autolinee 31 e 42. Quanto alle altre filolinee già esercitate da filobus di “Carlo III” (232, 247 e 254 rossa) vennero trasferite proprio a “Stella Polare”, mentre 254 e 256, oltre le linee di supporto 255 crociata e 255 rossa barrata, passarono da “Stella Polare” a “San Giovanni”. E così la gioiosa curiosità che mi aveva colpito in quel freddo giorno di dicembre di cinquanta anni fa lasciò ben presto il posto all’amarezza per la scomparsa di linee e vetture che avevano segnato significativamente i primi vent’anni della mia vita! A corredo di questo ‘ricordo’ quattro foto di un tempo che fu …

 

   

   

Dall’alto in basso e da sinistra a destra: vettura 4307 (ex-Carlo III) in servizio sul 254 barrato (pertinenza di “Stella

Polare”: foto P. Gregoris)), vettura 8040 in servizio sul 247 (già esercitato solo da vetture del deposito “Carlo III”:

foto P. Gregoris), vetture 8001 (coll. P. Gregoris) e 8006 (foto M.J. Russell) in servizio sulle linee 254 e 256 passate -

dopo il 21 dicembre 1967 - alla gestione dell’impianto di “San Giovanni”.

chiudi la pagina