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Museo Ferroviario di Pietrarsa 2 ottobre 2009, dal nostro inviato Gennaro Fiorentino.

 

Un po’ a sorpresa, le Ferrovie dello Stato hanno deciso di festeggiare quest’anno il compleanno della prima ferrovia d’Italia che percorse il breve, ma significativo, segmento Napoli - Portici il 3 Ottobre 1839. La manifestazione, che ha assunto vari aspetti come diremo più avanti, si è tenuta nel Museo Ferroviario di Pietrarsa, i giorni 2, 3 e 4 ottobre ed ha riscosso un successo clamoroso.

Mi sono chiesto perché proprio quest’anno 2009 sia stata intrapresa tale apprezzabile iniziativa.

Le F.S. con le loro molteplici consociate ferroviarie, prime tra tutte Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, stanno attraversando un ciclo di grandi cambiamenti. Da un lato la rete ad Alta Velocità, dopo anni di lavori non scevri da impedimenti e polemiche, sta offrendo risultati concreti con l’attivazione di significative tratte che davvero hanno accorciato l’Italia. Ormai il classico itinerario Napoli - Milano è quasi per intero servito in regime di Alta Velocità (manca solo la tratta Bologna - Firenze in avanzato progresso); la Milano - Torino è anch’essa a buon punto mentre la nuova LMV (Linea a Monte del Vesuvio), bypassando i centri rivieraschi del Golfo di Napoli, ha fornito uno strumento di efficienza e rapidità per integrare la Roma - Napoli verso Salerno e dunque il sud.

Dall’altro lato l’Azienda sente sempre più il peso della gestione dei servizi regionali; pertanto, anche in applicazione di indirizzi europei, sottoscrive convenzioni con le Regioni che ospitano le varie tratte poco remunerative. Questi accordi hanno la finalità di far esercire queste tracce  dagli Enti locali che se ne assumono i costi per conto delle Ferrovie. Purtroppo questo passaggio di oneri non sempre è indolore: sono frequenti le proteste degli utenti di servizi locali i quali lamentano talvolta l’inefficienza dei collegamenti per così dire minori.

Intanto è quasi una realtà l’arrivo sul mercato del trasporto ferroviario passeggeri di una compagnia privata: la NTV. Non trasporto merci eseguito da compagnie private, come un po’ a questa parte ci stavamo abituando a vedere, ma trasporto di viaggiatori ad Alta Velocità e, direi, ad Alta Qualità.

Insomma veramente è in atto una vera e propria rivoluzione, che pur tra tante difficoltà e problemi, sta cambiando il volto del Trasporto Ferroviario.

Ecco dunque l’idea di rilanciare l’immagine delle Ferrovie dello Stato attraverso una manifestazione, informare l’utenza delle nuove frontiere e, magari, cercare consensi nei clienti del trasporto locale trasmettendo l’idea di un cantiere virtuale che, pur tra tanti problemi, traghetterà il trasporto passeggeri verso un domani migliore.

Questi obiettivi, secondo la mia opinione, sono stati in gran parte raggiunti da questa indimenticabile kermesse di tre giorni. L’atmosfera di un certo consenso l’ho percepita nei giorni di apertura al pubblico tra le migliaia di persone che hanno visitato le esposizioni permanenti e quelle temporanee del Museo. Ma l’eco di questo evento non si spegnerà presto. Infatti le riviste  mensili specializzate in cultura ferroviaria, porteranno la cronaca di questa giornate in tutti gli angoli di Italia e d’Europa, riaprendo il discorso sull’efficienza delle Ferrovie Italiane.

Logo della manifestazione.

Ma veniamo alla cronaca della festa  cominciando dal 2 Ottobre, giornata riservata alle Autorità.

Tutto ha avuto inizio alle ore 16.55 sotto le pensiline della Stazione di Roma Termini, quando il nuovo ETR AV “Freccia Rossa” con il suo carico di illustri passeggeri tra i quali l’Amministratore Delegato delle F.S. Dottor Marco Moretti ed il Ministro per le infrastrutture Altero Mattioli, è partito per Napoli Centrale. Non c’è voluto molto per raggiungere la città partenopea grazie alla linea AV dedicata. Qui, insieme ad un frugale buffet, attendeva la comitiva romana una rappresentanza di autorità locali tra le quali l’Assessore Regionale ai Trasporti Ennio Cascetta ed il Governatore della Regione Campania Antonio Bassolino. Completavano il gruppo rappresentanti del mondo imprenditoriale e politico locale.

Così dopo 170 anni, la Napoli - Portici è stata significativamente festeggiata con il transito dell’innovativo treno “Freccia Rossa”. Per gli amanti dei dettagli, diremo che l’illustre convoglio è stato posto durante il tragitto su binario “illegale” per consentire ai suoi passeggeri un’agevole discesa nella piccola stazione di Pietrarsa ed evitare quindi il sottopassaggio per entrare nel Museo, posto com’è noto, lato mare.

La fermata di Pietrarsa vista dall'interno del Museo.

In primo piano il belvedere dell'ETR 252 (foto G. Fiorentino)

L'ingresso del Museo Ferroviario di Pietrarsa visto dalla omonima fermata.

(clip da videocamera, ripresa A. Gamboni)

Al cancello erano ad attenderlo altri personaggi di rilievo del contesto locale tra i quali il precedente e l’ultimo sindaco di Portici rispettivamente l’Avv. Spedaliere ed il Dottor Cuomo, nonché l’assessore alla istruzione Prof. Mosca. Il benvenuti è stato dato dal Direttore del Museo Dottor Caracoglia e dal Dottor Raimondi della direzione promozione ed immagine delle Ferrovie dello Stato.

È iniziata dunque la visita guidata che, causa severità dei tempi nonché ricchezza delle collezioni, ha dovuto essere effettuata celermente. Al termine il gruppo si è ritrovato nel grande padiglione delle locomotive, un tempo  “sala montaggio”.

Sul lato terra dell’antico atelier era stato posto un maxi schermo ai cui piedi si sono alternate le maggiori autorità per brevi ma significative considerazioni sul futuro della ferrovia. Gli argomenti ricorrenti sono stati di certo sulle nuove conquiste delle comunicazioni ferroviarie, con espliciti riferimenti ai marchi Freccia Rossa e Freccia d’Argento, prodotti di punta del brand Trenitalia, ma non disgiunti dalla filosofia emergente di viaggiare insieme e veloci, per contribuire a ridurre il nefasto traffico gommato dalle autostrade.

Mentre gli oratori si avvicendavano sulla tribuna e sullo schermo scorrevano immagini a tema, il qualificato uditorio ascoltava con interesse, quasi commosso di stare in mezzo alle antiche locomotive che accorte luci ponevano in una singolare prospettiva di grande suggestione.

Quindi come ogni occasione mondana che si rispetti, la festa ha avuto la sua conclusione in una cena servita in una inusitata sala da pranzo di lusso tra le locomotive, creata dall’inventiva di un’eccellente ditta di catering napoletana. Le pietanze del menù sono state scelte tra le tante specialità del territorio così ricco di tradizioni culinarie, a partire dai paccheri di Gragnano per arrivare ai famosi babà e pastiere, non trascurando i vini delle migliori case vinicole irpine. Intanto melodie napoletane dal vivo, contribuivano a rendere ancora più piacevole quello straordinario convivio.

Il Padiglione delle locomotive attrezzato per il convivio (foto G. Fiorentino).

La serata si è conclusa con un brindisi collettivo sul grande piazzale prospiciente il Golfo di Napoli. Mentre uno spettacolo pirotecnico rifletteva i suoi mille colori nelle acque blu del mare, gli ospiti alzavano i calici all’Azienda Ferroviaria per antonomasia che aveva voluto quella festa per celebrare se stessa con un pensiero devoto e riconoscente alla prima ferrovia d’Italia.

Non si era ancora spento l’eco dell’ultimo mortaretto, quando l’inconfondibile sagoma della "Freccia Rossa" faceva capolino sul secondo binario della stazioncina di Pietrarsa che mai aveva avuto tale onore. Era il momento del commiato. Premurose hostess hanno allora chiamato a raccolta con garbo e discrezione tutti i passeggeri. Ben presto il moderno convoglio ha chiuso con decisione le porte ermetiche riportando alle destinazioni di origine gl’illustri ospiti. Sono certo che avranno portato con loro un ricordo incancellabile della serata che con il suo melange di colori, sapori, sensazioni, profumi, emozioni, ha assunto un carattere di indelebile magia.

Suggestiva immagine di fuochi pirotecnici visti dal piazzale del Museo

(fotomontaggio G. Fiorentino/A. Gamboni).

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