Testo e Foto di Gennaro Fiorentino

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La prima visita del Clamfer agli stabilimenti Ansaldo di Via Argine in Napoli, accadde circa 10 anni fa. Ho la percezione del tempo pensando che allora, molti dei laboratori e delle sale di assemblaggio erano occupati dall’allestimento dei locomotori E 404, destinati in composizione al nascente range Eurostar. Davvero tanta acqua è passata sotto i ponti se è vero che tale definizione è caduta da tempo nell’oblio, sostituita dalla linea Frecce e dal concorrente Italo.

L’occasione del ritorno all’Ansaldo è stata offerta dalla manifestazione odierna “Porte Aperte” dedicata alla cittadinanza e dove il nostro Club, si è presentato con una rappresentanza nutrita.

All’ingresso un servizio di check-in discreto, provvedeva ad effettuare gli accrediti. Qui si ritirava altresì una chiara piantina realizzata ad hoc dove veniva riportato l’itinerario di visita. Esso era presidiato da personale aziendale che un’elegante uniforme estiva ed un badge vistoso provvedevano ad identificare. Lo staff era altresì incaricato di fornire informazioni tecniche a chi ne avesse richieste.

Superato l’arco con il simbolo dell’evento, una stilizzazione dell’ETR 1000 in chiave “comic”, si perveniva al cospetto del simulacro del nuovo treno, attuale prodotto di punta e fiore all’occhiello dell’azienda tosco-campana che ci ha ospitati. Non potevamo mancare di ritrarre una foto di rito con alcuni soci.

L’allegro portale che dava accesso alla manifestazione.

Una rappresentanza di soci in posa davanti alla Freccia 1000.

Ci siamo dunque avviati verso i padiglioni animati da una viva curiosità di vedere novità su rotaia in anteprima. Curiosità che è stata presto soddisfatta dalla presenza di un ETR “driverless” (senza conducente) come dicono da queste parti, destinato alla linea 5 della Metro Milanese, la lilla. Interpretando alla lettera lo spirito delle “porte aperte”, abbiamo anche potuto fare una visita ai suoi razionali interni.

Mentre tutto ciò si svolgeva, un tram monocabina con una somiglianza vaga al Metro suburbano di Bergamo, in alimentazione tram wave (brevetto Ansaldo), andava su e giù sulla pista aerea di collaudo multi scartamento. Avremmo anche potuto proseguire la nostra visita, ma intanto ci siamo concessi una sosta aderendo agli ammiccanti e professionali inviti di alcune hostess, incaricate di fornire squisiti generi di conforto ai visitatori. Tutti abbiamo apprezzato.

 

Le graziose hostess presso il ricco buffet a disposizione dei visitatori.

Il percorso previsto ci ha dunque condotti in un grande padiglione dove vengono realizzati, partendo dalla materia grezza siderurgica, i carrelli motore che, in un successivo passaggio, ricevono l’impiantistica elettronica e meccanica. In verità io, che non mi considero un tecnico, sono stato colpito dai banchi di lavoro individuale dove vengono realizzati i circuiti elettrici. Essi sono corredati da manuali che recano i nomi di città del mondo. E’ chiaro che si tratta dei nomi di quelle città che hanno commissionato quel tal veicolo. Così in pochi passi abbiamo fatto un piccolo giro del mondo: Fortaleza (Brasile), Casella (Genova-Italia), Copenhagen ecc.

Gl’interni del complesso bloccato destinato alla linea lilla di Milano.

Il viale prospiciente questo padiglione era occupato dalle strutture di un’area bimbi con giochi gonfiabili, scivoli, artisti di strada e distributori di crèpes e zucchero filato. In questo modo anche i piccoli visitatori, potevano serbare l’emozione ed il ricordo di una mattinata inconsueta.

L’area attrezzata con giochi e stand di leccornie, dedicata ai piccoli.

Siamo così arrivati in una piazza dall’esotico nome di Honolulu dove troneggiava il simulacro della futura metropolitana destinata a tale città. Esso era in versione extra-large in quanto conteneva una sala di proiezione 3D. L’immaginabile trama del filmato sintetizzava con accattivanti giochi di grafica e di rendering, le realizzazioni più prestigiose dell’industria Ansaldo; in Italia ed all’estero.

 

Piazza Honolulu: il simulacro del convoglio della metro con una maxi visione sulla baia.

E’ stata dunque la volta di un padiglione dove si sperimentano, si disegnano e si producono i motori. Considerata la delicatezza della materia, oggetto talvolta di emulazioni industriali, all’ingresso siamo stati invitati esplicitamente a non scattare foto. Abbiamo visto tante corone di rame dappertutto ed ancora una volta catalogate con le indicazioni di paesi stranieri o di modelli di treni italiani.

E per concludere siamo stati introdotti nel padiglione “veicoli”, da noi atteso con ansia ed interesse. All’ingresso ci ha accolti un locomotore E 403, direi vecchia conoscenza, e nella fattispecie, pronto per essere dimesso e destinato al servizio.

Il locomotore E 403.013 pronto ad entrare in rete.

Panorama sul padiglione veicoli: a destra le casse per Milano.

Al contrario le altre linee di lavorazione laterali erano occupate da casse di ETR in fase di allestimento, non ancora dotate di ruote e destinate alla linea 5 di Milano (peraltro stessa tecnologia ed aspetto del Metro di Brescia oppure futura linea C di Roma) o di fronte, costituenti una fornitura destinata alla città di Fortaleza (Brasile). Per quest’ultimo argomento varrà la pena di dare qualche informazione. Si tratta di convogli a tre casse simili a quelli della recente fornitura alle linee EAV-Circum. Però lo scartamento risulta 1000 mm. (piccola differenza) e l’impianto di AC, sensibilmente adeguato. L’aspetto varia essenzialmente per la livrea verde (anziché blu) e per un vistoso rialzo del tetto soprastante il parabrezza frontale, per accogliere altri motori per l’AC. Rosario ha puntualizzato che gli ultimi due costituenti la fornitura alla Circum, dovettero essere in fretta e furia adattati ed inviati in Brasile. Infatti in prospettiva dell’inaugurazione di tale rete (Giugno 2012), le autorità brasiliane ne sollecitarono la consegna. Altri veicoli costituenti tale commessa, sono in fase di completamento.

 

Un ETR destinato a Fortaleza (Brasile).

Qui finisce la nostra partecipazione all’evento “Porte aperte” all’Ansaldo, un’iniziativa piena di interesse per l’appassionato ma anche di orgoglio campanilistico in questo momento, così particolare per il mondo economico ed industriale del nostro paese.

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