|
Il Centenario de La Ferrovia della Valle Caudina di Gennaro Fiorentino |
|||||||||||||||
A pochi mesi dalla ricorrenza del centenario
della Ferrovia Napoli-Piedimonte, che purtroppo non esiste più,
un’altra lieta ricorrenza è ricorsa quest’anno 2013. Infatti il 10
Luglio si è festeggiato il secolo di vita di un’altra ferrovia
“secondaria”, volendo usare una definizione ormai obsoleta. Parlo
della Ferrovia Cancello-Benevento. Per fortuna in questo caso si
tratta di una linea in pieno esercizio ed utilizzo che aspetta solo
qualche investimento per essere rilanciata e poter sfruttare di più
le sue enormi potenzialità. In verità la dirigenza dell’EAV Treni, che da
poco raggruppa in un’unica entità le ferrovie regionali diverse da
Trenitalia, da tempo riteneva di dover dare attenzione e risalto
all’evento. La finalità era quella di ricordare questo secolo di
storia di una valida linea ferroviaria, ma anche di dare un segnale
incoraggiante di vitalità, dopo un periodo di crisi per carenza di
risorse nel settore del trasporto locale e regionale. Il nostro Club, che per suo statuto si vanta di
essere custode e studioso della storia dei trasporti ferroviari, è
stato coinvolto nel ricco carnet delle iniziative previste per la
fausta giornata. Posso dire che, grazie ad un attento e proficuo
lavoro preparatorio dove ognuno ha svolto il proprio ruolo, il
programma della festa è stato rispettato in pieno ed in tutte le sue
espressioni.
Il convoglio del centenario della Ferrovia della Valle Caudina con in testa la Le 088-101 ER ed, in sovrapposizione, il biglietto di A/R per accedere al treno storico (foto R. Saccone). La cerimonia si è svolta, come era d’uopo, presso
la stazione di Benevento Appia dove intorno alle 11,00 è giunto,
proveniente da Cancello, il convoglio storico costituito da
materiale ETR in impeccabile forma e dopo un attento maquillage. Il
treno era imbandierato ed il suo percorso è stato più volte
interrotto per ricevere il segno di apprezzamento per il secolare
servizio, tributato dalle popolazioni dei vari centri della Valle
Caudina. Una volta a Benevento Appia, gl’illustri ospiti ed i
semplici passeggeri, sono scesi e si è provveduto a scoprire una
targa che da oggi farà mostra nella stazione a futura memoria. Quindi, il corteo a piedi si è spostato alle
spalle della stazione, nell’adiacente via Appio Claudio dove, nella
Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, è stata celebrata una Messa in
memoria dei lavoratori dell’Azienda che persero la vita
nell’espletamento del loro dovere. La manifestazione in senso stretto si è svolta
nell’adiacente centro culturale multifunzione, una volta macello
comunale, dove nel grazioso teatro si sono alternati i vari oratori.
Intanto sugli stessi spalti del Teatro, il Clamfer aveva allestito
una mostra fotografica costituita da una decina di pannelli che
ripercorrevano, con l’esibizione di preziose immagini d’epoca, la
Cancello-Benevento a partire dall’inaugurazione fino ai giorni
nostri. Facevano da contorno diversi diorami preparati dai nostri
soci che ospitavano la storia del suo materiale rotabile in scala
H0, dal vapore fino all’elettrificazione passando per la trazione
termica. I lavori assumevano un significato ancora più
prezioso se si pensa che si tratta di riproduzioni “ad hoc”, in
quanto il mercato commerciale è carente di modelli specifici. Tutti
questi elaborati, sia per il loro valore che per la sapiente
collocazione arricchita da cimeli ferroviari, hanno cinto come in un
abbraccio gli astanti.
Da sin: l'Editrice Dott.ssa Giovanna Scuderi, l'autore Alfredo Falcone, l'ing. Roberto Vollero e l'ing. A. Neola. (foto A. Cozzolino) Dicevamo degli oratori che si sono alternati. Gli onori di casa li ha fatti l’ing. Roberto Vollero dell’EAV, vero padrino ed insostituibile conduttore della giornata. Egli ha iniziato con il dare la parola all’Avv. Valeria Casizzone, Direttore Generale EAV, la quale, in maniera chiara e sintetica, ha illustrato la situazione attuale e futura delle ferrovie gestite dall’EAV mettendo in risalto l’operosità e la dedizione al lavoro di tutti i dipendenti. Vi sono stati poi: l’intervento del sindaco di Benevento, ing. Fausto Pepe, e quello del Dott. Ing. Antonio Neola, Direttore d’Esercizio della Benevento-Napoli, il quale ha sottolineato l’importante ruolo di comunicazione della ferrovia. Quindi è stata la volta dell’editrice Dott.sa Giovanna Scuderi che ha presentato, in anteprima assoluta, l’opera di Alfredo Falcone, noto esperto di storia ferroviaria nonché giornalista, già presidente del Clamfer. Il volume, che ha visto la luce in tale prestigiosa occasione, è dedicato alla storia proprio della Cancello-Benevento, nota come Ferrovia della Valle Caudina, frutto di anni di ricerca degli avvenimenti nonché di esclusive immagini tematiche. Il suo autore ha, pertanto, preso la parola, visibilmente
emozionato, sottolineando tutto l’amore e la passione profuse
nell’opera inedita. Essa sarà quanto prima recensita su questo sito
ed a disposizione di quanti la vorranno acquistare.
Ha concluso i lavori il nostro
Presidente, Col. A. Gamboni, il quale ha rivolto espressioni di
ringraziamento ai vertici dell’EAV che, coinvolgendoci, hanno reso
un privilegio la partecipazione; un vivo apprezzamento per i funzionari che con competenza
hanno supervisionato affinché ogni cosa stesse a posto e per quei
soci, in primis Giuseppe Vitiello ed Ennio Castelletti i
quali, come sempre, hanno risposto in
pieno all’appello per allestire una mostra tematica. Illustrato poi
scopi e finalità del Clamfer, il Presidente ha fatto un rapido excursus sulle
sette Ferrovie Complementari della Campania, auspicando di veder pubblicate quelle che ancora non lo sono.
Il Presidente del Clamfer, Col. A. Gamboni, durante il proprio intervento (foto A. Cozzolino). Infine gli organizzatori hanno fatto omaggio all’Avv. V. Casizzone, all’ing. A. Neola ed all’autore A. Falcone di una preziosa targa tipizzata dai simboli degli Enti coinvolti nella festa odierna. Ed io aggiungerei che ogni esercito è valoroso
quando lo è il suo condottiero, per parafrasare l’ammirazione dei
soci del Clamfer per il Presidente Col. Gamboni, preziosa guida e
coordinatore per ogni iniziativa sociale.
Alla fine della gioiosa e direi storica
mattinata, e come in ogni evento che si rispetti, un ricco buffet
attendeva gli invitati nell’ospitale giardino del complesso culturale.
Qui tra una leccornia e l’altra, si sono sprecati i brindisi dove,
realisticamente ci si riprometteva di rivedersi almeno tra 25 anni. Prosit!
|
|||||||||||||||
|