Testo e foto di Antonio Bertagnin

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Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa ha ospitato, da venerdì 27 aprile a lunedì 1 maggio 2018, l’appuntamento con “Le ferrovie in miniatura”, una 5 giorni dedicata al mondo del modellismo ferroviario con l’esposizione di grandi plastici, diorami ed una vasta collezione di modelli di locomotive, vetture e carri di proporzioni diverse in base alla scala di riproduzione.

All’inaugurazione, sabato 28 aprile, sono intervenuti i vertici della Fondazione FS, il Presidente Mauro Moretti e il Direttore Generale Luigi Cantamessa. Presente anche Wanda Ternau, consigliere d’amministrazione del Gruppo FS Italiane. La Fondazione FS, per l’occasione, ha coinvolto molte associazioni provenienti da tutta Italia, che aderiscono alla FIMF, la Federazione Italiana Modellisti Ferroviari ed Amatori di Ferrovia, presenti con propri plastici funzionanti, e il “Gruppo 835”, proveniente da Fiume Veneto in provincia di Pordenone, specializzato nella realizzazione di “circuiti a vapore vivo”.

Il “Clamfer - Club Amici della Ferrovia Napoli”, sia per essere una associazione iscritta alla FIMF che per la consolidata attività di supporto alle attività ed alle manifestazioni organizzate dalla Direzione del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, ha fatto gli onori di casa a tutti i partecipanti alla manifestazione che ha registrato, nei cinque giorni di durata, una notevole partecipazione di visitatori. È da evidenziare che nella città di Napoli erano molti anni che non si tenevano manifestazioni riguardanti il modellismo ferroviario mirate ad attrarre l’interesse del grande pubblico e non solo degli appassionati del settore. Dobbiamo, infatti, risalire all’ottobre 1989 quando a Napoli, per celebrare i 150 anni dalla inaugurazione della prima ferrovia in Italia, la Napoli-Portici, si tennero due mostre specializzate, una delle quali organizzata proprio dal Clamfer in tre carri ferroviari in sosta al binario 25 della stazione di Napoli Centrale, ed alle partecipazioni, negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015, con i modelli ed i plastici dei soci del Clamfer, alla Fiera del Baratto presso i saloni della Mostra d’Oltremare di Napoli.

Pur non competendo con i grandiosi plastici esposti, il Clamfer si è comunque ritagliato un proprio ruolo. Il plastico del socio Maurizio Falco, coadiuvato per la funzione da Peppe De Palma e Luciano Esposito, ha mostrato come si possa realizzare un impianto con materiali di riciclo assicurandosi il divertimento e la soddisfazione. Molto originale ed interessante poi il quadro sinottico della linea 1 della metropolitana di Napoli con l’intelligente trovata dei modelli di ALn 668 “travestiti” da convogli gialli della metropolitana , ha mostrato in esplicita resa didattica, come funziona il governo della metropolitana. Protagonisti ne sono stati Rosario Saccone coadiuvato da Marco Barone ed alcuni amici esterni la cui continua presenza ha assicurato il presidio durante tutti i giorni e tutti gli orari della mostra. “Last but not least” la funzione del laboratorio di modellismo condotto con pazienza ed entusiasmo da Ennio Castelletti con la signora Mariolina, che ha attirato schiere di bambini. Infine il punto info coperto da Gennaro Auricchio e da Gennaro Fiorentino ha fornito notizie sul nostro Club dando il benvenuti agli amici vecchi e nuovi.

Il “Gruppo 835 - vapore vivo” ha partecipato alla manifestazione con l’impianto posto all’esterno dei padiglioni del Museo ed una nutrita schiera di “musi neri”, soci del gruppo di Fiume Veneto, che hanno realizzato e gestito la piccola ferrovia in scala 1:11 costituita da un sistema componibile di binari, completo di scambi, piattaforma girevole e relativa attrezzatura, su cui hanno circolato locomotive a vapore realmente funzionanti che hanno trainano vetture su cui era possibile sedersi e farsi trasportare in un viaggio tanto breve quanto divertente ed emozionante.

Il tracciato era costituito da due grandi anelli per uno sviluppo complessivo di diverse centinaia di metri ed i treni hanno viaggiato al traino delle riproduzioni delle locomotive dei gruppi 835, 740, 743, 691, E 626, E 424 delle FS, della E 189 di MTE Cargo, della USRA Heavy Mountain , della Mallet G 2/3+2/2 e della Gem 4/4 della RhB, della T3 delle DB, per un totale di oltre 12 locomotive. Particolare attenzione da parte dei visitatori è stata rivolta alla splendida riproduzione della locomotiva Bayard , anch’essa realmente funzionante a vapore.

Nel Padiglione G del Museo, ex reparto dell’officine di Pietrarsa nel quale erano installati i torni per la lavorazione dei meccanismi delle locomotive detto anche “la cattedrale” per la maestosa presenza delle volte a sesto acuto, oltre al plastico “trecento treni” appartenente alla collezione museale di Pietrarsa recuperato e restaurato dai soci del Clamfer, i visitatori hanno potuto ammirare altri due grandi impianti modulari. Il primo, in scala 1:87, realizzato secondo le norme FREMO da parte di tre gruppi e più precisamente: dalla associazione “Cv 19 Amici di DCCWorld”, dal “Club Modellismo Pavese” e dalla associazione culturale “FREMO Calabria Nino Caldarella”, di recentissima costituzione. Nel suddetto impianto, gestito in modalità digitale, spiccavano la riproduzione in scala del Ponte S. Michele di Paderno D’Adda, nella realtà ponte metallico ad arco a doppia via, quella superiore dedicata al traffico stradale e quella inferiore a quello ferroviario, e la riproduzione della stazione calabrese di Rende con un tratto della ferrovia a cremagliera Paola-Cosenza, oggi non più in funzione. Il secondo impianto, in scala 1:160, realizzato dalla associazione nazionale “Amici della scala N”, con ambientazioni ispirate a tratti di linea, a stazioni e depositi in stile italiano.

Nel Padiglione F, “ex centro molle” delle officine di Pietrarsa,  erano presenti le postazioni del gruppo Clamfer, di cui abbiamo già riferito, e di alcune case produttrici di modelli ferroviari e della editoria specializzata. Nello stesso locale spiccava il grande impianto modulare, in scala H0, del “G.F.T. - Gruppo Fermodellistico la Tartaruga” di Roma sul quale circolavano lunghe e veritiere composizioni di treni di stile italiano di  epoche recenti.

La postazione della FIMF, la Federazione Italiana Modellisti Ferroviari ed Amatori di Ferrovia, ha proposto diverse istallazioni modellistiche con lo scopo di avvicinare al mondo del modellismo ferroviario i più giovani, oggi attratti da altri interessi. Tutti meritevoli di attenzione da parte dei piccoli visitatori sono stati: il tracciato del trenino in legno denominato “Papà vieni a giocare con me”, il tracciato in H0 ed i diversi workshop per la divulgazione e l’apprendimento delle diverse tecniche costruttive.

Nell’attiguo Padiglione D, occupato un tempo dalle attrezzature per la lavorazione dei tubi bollitori delle caldaie a vapore, ora dedicato alla esposizione museale delle locomotive Diesel, il gruppo “Arcamodellismo” di Torino ha presentato due pregevoli impianti in scala H0 che privilegiano l’aspetto del realismo e dell’effetto scenico combinati con un esercizio semplice in grado di coinvolgere attivamente lo spettatore. Il primo impianto, denominato “Cortesella”, riproduce una tipica piccola stazione italiana dotata di due binari e di un piccolo scalo merci su di un tratto di linea elettrificata, a singolo binario, tra un ponte in ferro a due impalcati ed un passaggio a livello. Il tracciato del binario, tramite due ingegnose strutture in legno poste a sbalzo al di fuori della scenografia dell’impianto, raggiunge la stazione “fantasma” posta nella parte posteriore del plastico. Anche il secondo impianto, denominato “Vallescura”, riproduce una piccola stazione ed un tratto di linea a singolo binario con la riproduzione del sistema di alimentazione trifase FS caratterizzato dal bifilare e dalle locomotive elettriche con le prese di corrente a stanghe.

Infine, nella sala convegni del Museo erano presenti con i loro rispettivi impianti: il “GFP - Gruppo Fermodellistico Piombino” e il gruppo fermodellistico Pistoiese “La Porrettana” che ha esposto i moduli riproducenti, in scala H0, una stazione del versante toscano della storica ferrovia Pistoia - Porretta - Bologna, quella di “Valdibrana” caratterizzata dalla presenza del binario di “salvamento” in contropendenza e dal binario di “lanciamento” in viadotto, oltre ad una pregevole riproduzione, sempre in scala 1:87 , dello spettacolare ponte di Piteccio costruito negli anni 1863 -1864.

Il “GFP - Gruppo Fermodellistico Piombino” ha esposto il gigantesco impianto modulare, in scala 1:87, che ha occupato quasi completamente, con un tracciato a doppio binario elettrificato di grande impatto visivo e scenografico, la sala convegni di Pietrarsa, ambiente caratterizzato dalla grande scritta luminosa “Ferrovie dello Stato” con i colori della bandiera italiana.

Apprezzati anche gli eventi collaterali, in particolare l’esibizione del coro “Voci della Ferrata” all’interno del padiglione che ospita le locomotive a vapore, gli incontri e i laboratori didattici, le proiezioni in sala cinema, le performance musicali e teatrali insieme ad attività e giochi che hanno coinvolto bambini e genitori.

Il picco di presenze si è registrato in occasione del ponte del primo maggio, con visitatori provenienti da diverse regioni.

“Le oltre 6000 presenze dimostrano - ha sottolineato il Direttore della Fondazione FS, Luigi Cantamessa - come la cultura ferroviaria, associata al modellismo, riesca ad attrarre l’interesse sia degli appassionati sia dei neofiti che si accostano all’affascinante mondo delle strade ferrate”.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Il Presidente FIMF, ing. Antonello LATO,illustra ad un visitatore come realizzare fabbricati in cartoncino.

Info-point della FIMF - Federazione Italiana Modellisti Ferroviari e Amici della Ferrovia.

Clamfer-Napoli: plastico modulare realizzato con materiale povero dal Socio M. Falco.

Clamfer-Napoli: quadro sinottico della linea 1 della Metropolitana di Napoli

fatto funzionare da una ALN 668 'travestita'.

“Club Modellismo Pavese”: splendida realizzazione del Ponte S. Michele di Paderno d'Adda.
“Club Modellismo Pavese”: Sogliola in azione in un raccordo industriale.
“FREMO Calabria Nino Caldarella”
“Amici della scala N”: zona deposito e piattaforma girevole.
“Amici della scala N”: ambientazioni ispirate a tratti di linea, a stazioni e depositi in stile italiano.
 
“Gruppo Fermodellistico la Tartaruga” - Roma: plastico con circolazione di lunghe e veritiere composizioni di treni di stile italiano.
Gruppo fermodellistico Pistoiese “La Porrettana”: particolare della linea in stile italiano.

“GFP - Gruppo Fermodellistico Piombino”: il gigantesco impianto modulare, in scala 1:87,

con un tracciato a doppio binario elettrificato di grande impatto visivo e scenografico,

VAPORE VIVO

“Gruppo 835 - vapore vivo”: una nutrita schiera di “musi neri”, soci del gruppo di Fiume Veneto,

hanno dato vita all’impianto posto all’esterno dei padiglioni del Museo.

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