di Ennio Castelletti

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Nella notte tra il 29 e 30 ottobre 2022 il secondo ATR 803 Stadler in consegna, matricola 302, è giunto al deposito di Piedimonte Matese della Ferrovia Alifana, gestita dall’EAV (Ente Autonomo Volturno), linea ferroviaria che unisce Napoli alla cittadina pedemontana. Essa utilizza la tratta Napoli, Caserta, Santa Maria Capua Vetere sui binari di RFI della linea storica Napoli – Capua, costruita dall’ Ingegnere Capitano del Genio Clemente Fonseca, su incarico di Re Ferdinando II, per collegare Napoli alla Reggia di Caserta (in proseguimento poi per Santa Maria Capua Vetere - Cassino – Roma). Quindi percorre tratta propria, non elettrificata, da Santa Maria alla destinazione.  

La consegna del secondo autotreno ibrido diesel – batteria, rientra nell’ambito di un accordo stipulato tra l’EAV e la società svizzera Stadler, con un finanziamento della Regione Campania, per la fornitura di cinque convogli di questo tipo. Esso s’inserisce nel quadro più ampio del contratto stipulato nel 2019 fra FNM Spa (Ferrovie Nord Milano) e il produttore svizzero per la fornitura di trenta convogli ATR 803, con una opzione fino a cinquanta. La consegna del secondo convoglio segue di poche settimane l’arrivo a Piedimonte Matese dell’ATR 803 301, che era giunto nel piazzale dell’Alifana nella notte tra il 23 ed il 24 settembre u.s., proveniente da Bologna S. Donato, dove si trovava per i collaudi di circolabilità sulla rete FS. Il nuovo convoglio, classificato ATR 803 302, ottenuta la certificazione AMIS per la circolazione sia sulla rete RFI che su quella sociale EAV, è stato anch’esso trasferito dall’ impianto di Bologna San Donato alla Stazione FS di Santa Maria Capua Vetere agganciato alla locomotiva E 483 107 di DB Cargo. Da qui ha proseguito autonomamente per Piedimonte Matese, sulla tratta sociale alla velocita massima autorizzata di 50 Km/h, in attesa del completamento dell’applicazione del sistema SCMT (Sistema Condotta Marcia Treno), che abiliterà la linea alla velocità massima ammessa.

L’arrivo dei due convogli ci è parsa un’ottima occasione per organizzare, con il Clamfer, una visita al deposito sociale EAV della Piedimonte e riprendere, dopo due anni di attesa, le vecchie, buone abitudini di recarci in gruppo fuori porta, per brevi gite sociali. I partecipanti sono giunti alla meta in parte con il treno ed in parte con le auto. Qui sono stati accolti dai soci Clamfer locali e dagli amici del GAFA (Gruppo Amici della Ferrovia Alifana).

 

Mock up del Colleoni 803, quasi un metaforico cine trailer (Foto da sito istituzionale).

Dopo aver sostato sotto la pensilina del primo binario, per ammirare il modello in scala reale (mock-up) del nuovo treno, presentato nel 2019 ad Expo Ferroviaria a Milano e che è stato reso visibile in anteprima a Piedimonte il 21 giugno u.s. da Stadler ed EAV, è cominciata la visita al nuovo convoglio, le cui caratteristiche ci sono state illustrate con competenza dal Capodeposito Gioacchino Coppola e dal macchinista Pietro Patrì (attivo socio Clamfer).

 

Incontro cameratesco tra il gruppo CLAMFER e quello del GAFA (Foto P. Patrì).

Abbiamo fatto quindi conoscenza dell’ATR 803, detto Colleoni, che si avvale di una moderna tecnologia, basata sulla piattaforma Flirt di Stadler. E’ un mezzo articolato formato da tre casse passeggeri a piano unico su carrelli motore Jakobs, che coniuga la trazione termica con quella elettrica; in sostanza nel modulo di alimentazione, detto “Powerpack”, posto fra le semicasse, è istallato un poderoso motore diesel Deutz, che muove un titanico generatore di corrente.

Prospettiva di campo lungo del complesso che include

una visione del power pack in posizione paracentrale (Foto G. Fiorentino).

 

 Si apre la scatola magica del power pack ma tutt’altro che magia il poderoso motore Deutz armonico

con l’adiacente generatore (Foto E. Castelletti).

Si produce così un flusso di energia elettrica, che carica un non meno complesso pacco di batterie che muovono il treno attraverso i motori elettrici posti nei carrelli.

Ricevendo quindi corrente prelevata sempre e solo dal pacco batterie, il treno può muovere nelle stazioni senza avviare il motore diesel, con inquinamento pari a zero e con un’autonomia di nove/dodici km. Terminato questo percorso, giunto in piena linea, entra in funzione il motore diesel che carica le batterie attraverso le quali, comunque, vengono alimentati i motori di trazione. Gli interni, sia nelle cabine riservate al personale che nelle carrozze destinate ad accogliere i passeggeri, si avvalgono dei più aggiornati sistemi ergonomici di benessere e sicurezza, quali telecamere in tutti gli ambienti, display per annunzio fermata, vivavoce per comunicazioni ai passeggeri, posti per diversamente abili, punti di stazionamento per biciclette, prese di corrente e prese USB sotto ogni sedile, fasciatoi per neonati nelle toilette e cestini per la raccolta differenziata.

Il confortevole posto guida dell’ATR.

Parabrezza con cortina anti riflesso per esigenze di foto ripresa (Foto G. Fiorentino).

 Gl’interni a classe unica in modularità open space (Foto G. Fiorentino).

Siamo stati informati che il nuovo convoglio a partire dal 10 novembre 2022, avrebbe effettuato corse prova per istruzione al personale di macchina e per accumulare la percorrenza di mille km, onde ottenere le necessarie autorizzazioni alla circolazione. La notizia ha scatenato la caccia al treno in linea da parte di fotografi e curiosi. Mentre il 24 novembre c.a. ci sarà la presentazione ufficiale e l’immissione in servizio che gradualmente pensionerà il pur buono e dignitoso materiale rotabile in esercizio a TD.

Complesso bloccato 663.010-011 di recente ristrutturazione in piena operatività (Foto P. Patrì).

Veduta malinconica per il materiale destinato alla fiamma ossidrica (Foto P. Patrì).

La visita si è conclusa ad ora di pranzo. Mi sia infine permessa una nota personale. Il gruppo non degnò di un guardo le automotrici accantonate su un binario morto del piazzale del deposito in attesa di demolizione. Ma so per certo che esse guardavano il nuovo treno ripensando a quando anch’esse, fresche di fabbrica, correvano sui binari sociali tra verdi prati erbosi ed alberi fioriti della primavera, trasportando giovani rumorosi studenti, schiere di turisti festanti e stanchi passeggeri al rientro a Piedimonte.

Singolare prospettiva dalla pensilina della stazione Piedimonte: in un solo scatto abbinati ieri, oggi e domani (Foto P. Patrì).

Foto del Titolo: L’ATR 803.302 si gode il sole sul piazzale di Piedimonte M. (Foto G. Fiorentino).

 

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