Testo e Foto di Luca Zambianchi

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Stadler Allegra

 

Il convoglio è prodotto dalla Stadler, l’azienda svizzera che produce e i GTW della Val Venosta e i FLIRT in uso ormai presso varie ferrovie regionali italiane. Gli Allegra sono realizzati in due diverse versioni (ABe 4/16 e ABe 8/12) che arricchiscono dal 2010 il parco della affascinante Rhätische Bahn, ferrovia a scartamento metrico. I suoi binari corrono quasi per intero (eccetto il Brevissimo tratto italiano di Tirano) nel Cantone dei Grigioni, collegando sacrari dello sci come St. Moritz, Davos e Klosters. Dei 385 km di rete, i 61 della linea Tirano-Sankt Moritz (Passo del Bernina) sono elettrificati in corrente continua a 1.000 V, mentre i restanti 321 km sono a corrente alternata a 11 kV – 16 2/3 Hz. Ma torniamo ai convogli di cui intendiamo occuparci. Entrambi i tipi di treno, denominati rispettivamente Stammnetztriebzug e ZTZ dal produttore, sono chiamati “Allegra” dalla RhB: termine che in reto-romancio è un saluto, un po’ come “ciao”. Non differiscono solo per la composizione (tre o quattro elementi) ma anche per il tipo di alimentazione, per la potenza e per la trazione.

Schemi dell’ABe 4/16 e dell’ABe 8/12 (disegni del costruttore Stadler).

Chi è familiare con le ferrovie Svizzere sa che 8/12 significa “otto assi motori dei 12 totali”, mentre 4/16 sta per “quattro assi motori dei 16 totali”. Dunque, c’è da aspettarsi che il più piccolo sia il più potente, ed infatti così è: dispone di 2600 kW in alternata e di 2400 KW in continua, contro i soli 1400 kW del fratello lungo. L’8/12 (rodiggio Bo’Bo’+2’2’+Bo’Bo’) ha il pantografo centrale destinato alla corrente alternata, e i due sulle motrici per la corrente continua. Può quindi circolare su tutta la rete (inclusa la linea del Bernina): per questa sua maggiore ecletticità è dotato di maggior potenza. Si inserisce infatti nel mezzo tra due locomotori di punta della rete: il Ge 4/4 II (tuttora in servizio) che ha 1650 KW e il Ge 4/4 III che ne offre 3100. L’Allegra “corto” è dunque anche usabile per la trazione di materiale ordinario, cosa che infatti avviene frequentemente come documentato dalle prossime immagini. Consegnate nel numero di 15 convogli tra il 2009 e il 2011, le ABe 8/12 hanno mandato in pensione parte delle ABe 4/4 II, delle quali hanno rilevato il servizio. La tecnologia bicorrente permette di evitare la sostituzione di motrice a Pontresina. Il treno è in grado di passare dall’una all’altra alimentazione anche in corsa, senza sostare. La sua lunghezza è di 49.500 mm, altezza e larghezza misurano 3800 e 2650 mm. I posti disponibili sono 26 in prima e 74 in seconda, per un totale di 100. La cabina di guida è separata della zona passeggeri di prima classe da una paratia in vetro, per cui i viaggiatori possono ammirare il panorama anche frontalmente. La velocità massima di esercizio è di 100 Km/h, anche se durante i test di pre-servizio nel dicembre 2009 un ABe 8/12 stabiliì nel lungo tunnel di Vereina (19 Km) il record mondiale di velocità per ferrovie metriche con 139 km/h. Essendo a piano ribassato, gli Allegra sono facilmente accessibili su sedia a rotelle, e sono dotati di “ritirate” a norma per disabili. Sono dotati di impianto di climatizzazione. Le casse sono interamente in alluminio. I carrelli delle motrici (ma anche della semipilota) hanno passo di 2000 mm, quelli delle rimorchiate intermedie di 1800 mm.

 

https://scalaenne.wordpress.com/2015/06/27/rhb-allegra-abe-812-abe-416-e-il-modello-kato/

L’Allegra 3506 (Anna von Planta, 1858 - 1934, Co-fondatrice dell’ospedale cantonale dei Grigioni)

in testa al treno 1625 St. Moritz-Tirano, ripreso in salita verso Ospizio Bernina,

ancora nel territorio del comune di Pontresina.

 L’Allegra 3511 (Otto Barblan, 1860 – 1943, Compositore) in testa al treno 1664 Tirano-St. Moritz,

qui ripresa a Tirano mentre si avvia verso il confine di Stato.

ABe 4/4 III

 

Le elettromotrici vennero costruite in Svizzera tra 1988 e 1990 in numero di 6 unità numerate progressivamente da 51 a 56 dalla fabbrica svizzera SLM di Winterthur in collaborazione con la ABB in due sottoserie di 3 unità ciascuna. Sono state le prime unità di trazione della Retica ad utilizzare il sistema di trazione a frazionamento a GTO con l'utilizzo di motori ad induzione a corrente alternata.

Le ABe 4/4 III sono la terza serie di elettromotrici acquistate dalla Retica; utilizzate sulla Ferrovia del Bernina hanno sostituito progressivamente nei servizi le precedenti ABe 4/4 I. Nel 2007 l'elettromotrice ABe 4/4 III n.51 ha ricevuta una livrea speciale per pubblicizzare la candidatura, poi ottenuta, per l'inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO della Ferrovia retica e del suo inserimento nel paesaggio dell'Albula-Bernina.

La sigla ABe 4/4, secondo il sistema svizzero di classificazione dei rotabili ferroviari, definisce una unità di 1ª e 2ª classe a 4 assi tutti motori. L'alimentazione elettrica è a corrente continua a 1.000 volt tuttavia le elettromotrici sono le prime unità della Retica ad avere i motori di trazione del tipo asincrono trifase. La conversione è ottenuta mediante frazionatori a tiristori GTO. Con una potenza installata di 1016 kW sono tra le più potenti della flotta retica. Sono in grado di trainare 95 t sulla massima pendenza del 70 per mille; offrono 12 posti di prima classe e 16 in seconda. Sono accoppiabili a comando multiplo anche con le precedenti ABe 4/4 II e con le locomotive diesel elettriche GEM 4/4.

L'automotrice è controllabile, in caso di utilizzo congiunto con uno spazzaneve elettrico Xrotet 9.218-19, anche dalla cabina di quest'ultimo. Le ABe 4/4 III raggiungono la velocità di 65 km/h e hanno una massa di 47 t. La livrea è rossa come il resto dei rotabili RhB. Secondo le consuetudini le elettromotrici hanno ricevuto, oltre allo stemma del Cantone dei Grigioni, anche un proprio nome:

• 51 Poschiavo

• 52 Brusio

• 53 Tirano

• 54 Hakone

• 55 Diavolezza

• 56 Corviglia

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Automotrice_RhB_ABe_4/4_III

 

Una doppia di elettromotrici ABe 4/4 III 54 e 52, in testa BEX 976 “Bernina Express” Tirano-St. Moritz,

qui in arrivo alla stazione terminale di St. Moritz.

Ge 4/4

 

Le locomotive Ge 4/4 sono state costruite in 45 esemplari. La prima serie è stata costruita tra il 1947 e 1953, con numeri da 601 a 610. L’ordine, fatto nel 1944, alla SLM di Winterthur. Tra il 1986 e il 1991, le locomotive furono modernizzate, in particolare vennero aggiunte nuove spaziose cabine di guida e equipaggiate le locomotive con controllo multiplo. A partire dal 1997, i vecchi pantografi sono stati sostituiti da nuovi pantografi a braccio singolo. Le locomotive Bo’Bo’ sono ora 80 km / h (originariamente 75 km / h) e hanno una capacità di 1.184 kw. Pesano 48 t e sono lunghi 12.100 mm. Su una pendenza di 35 ‰, il carico rimorchiabile è 185 t, a 45 ‰ ancora 135 t.

Nel novembre 2010 le RhB hanno iniziato la demolizione della prima serie di queste locomotive. Il 16 novembre 2010, la locomotiva 601 è stata demolita a Coira. La locomotiva 603 "Badus" è conservata in Germania nel Museum Bahnpark Augsburg. La locomotiva 602 "Bernina" è stata consegnata alla Verkehrshaus di Lucerna il 7 marzo 2012 (prestito di cinque anni). La seconda serie, del 1984, costruita da SLM-BBC ha numeri di servizio da 611 a 633. L'ultima locomotiva della seconda serie con il nome Zuoz e il numero 633 fu consegnata nel 1985. Hanno sostituito il Ge 6/6 I ( coccodrilli ). L'aspetto esteriore delle locomotive consegnate è simile alle Re 4/4 II delle FFS .

Tuttavia, la parte elettrica è molto differente. Le locomotive Bo'Bo hanno una velocità di 90 km / h e pesano 50 tonnellate . La potenza oraria è di 1700 kW a 52 km / h e lo sforzo di trazione iniziale è di 179 kN. La seconda serie (621633) è già stata consegnata nello schema di colori rosso. A partire dal 1999, alcune macchine hanno ricevuto nuovi fari rettangolari in occasione delle revisioni , ma sono rimaste per il resto invariate. Tra il 2004 e il 2008, tutte e 23 le locomotive sono state ampiamente modernizzate come parte di un programma di refit , tra le altre cose, una moderna tecnologia di controllo computerizzata ha sostituito l'elettronica di controllo analogica. Le macchine possono operare a in doppia trazione. Le locomotive prendono il nome da località lungo la rete RhB nei Grigioni.

Le locomotive 612, 619, 627 e 632 sono state le ultime ad essere ammodernate nel 2008.

Per gestire il traffico supplementare dopo l'apertura del tunnel Vereina, la Ferrovia Retica ha sviluppato nel 1989 insieme a SLM e ABB una nuova generazione di locomotive, il cui azionamento è basato sulla tecnologia trifase con tiristori GTO. La progettazione originale di una variante a sei assi del Ge 4/4 II, è stata scartata a favore di una locomotiva a quattro assi, che può essere utilizzata anche universalmente su percorsi con raggi stretti. Il risultato è la Ge 4/4 III, progettata per una tensione alternata di 11 kv alla frequenza di 16,7 Hz. Le locomotive hanno un peso di 62 tonnellate e una potenza di 2400 kw a 80 km/h. La sua lunghezza è di 16.000 mm, la sua altezza 3.860 mm e la larghezza 2.800 mm. La tecnologia di controllo corrisponde quasi completamente alla serie SBB Re 460. Il 7 dicembre 1993 fu ufficialmente messa in servizio la prima macchina, Ge 4/4 III 641.

Tra il 1994 e il 1999 seguirono altre undici locomotive in tre serie di consegna con i numeri 642-652. Il primo ordine nel 1989 era di sei, il secondo del 1991 tre e il terzo del 1996, che dovrebbe coprire le esigenze aggiuntive con l'apertura dei Vereina tunnels, ancora tre macchine. Nel 2016, la FR ha iniziato a modernizzare le locomotive a partire dal n. 644, sottoponendosi a una revisione meccanica completa. Le locomotive riceveranno un nuovo sistema di frenatura e i componenti di bordo per il nuovo sistema di controllo treno ZSI 127. Sorprendenti sono i nuovi fanali anteriori a LED rotondi. La modernizzazione dovrebbe essere completata nel 2019.

 

https://de.wikipedia.org/wiki/RhB_Ge_4/4_I

https://de.wikipedia.org/wiki/RhB_Ge_4/4_II

https://de.wikipedia.org/wiki/RhB_Ge_4/4_III

La Ge 4/4 II 622 “AROSA”, entrata in servizio il 3 agosto 1984,

dal 2010 ha la pubblicità della ferrovia partner giapponese Hakone-Tozan.

Qui la vediamo nella stazione di St. Moritz in attesa di partire con l’RE 1342 per Landquart.

Sempre a St. Moritz, troviamo anche una Ge 4/4 III, la 644 “SAVOGNIN”, entrata in servizio il 14 aprile 1994.

La nostra macchina è stata la prima ad essere stata ristrutturata il 26 dicembre 2017.

Da notare, dietro la locomotiva, le nuove carrozze, denominati “Convogli articolati Alvra”

che formano convogli a composizione bloccata con rimorchio semipilota.

https://www.rhb.ch/it/azienda/progetti-e-dossier/convogli-articolati-alvra

 

È disponibile un pdf, in tedesco, oltre ad un video di presentazione.

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