di Antonio Gamboni

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“Il traforo è un lavoro artigianale che consiste nel ritagliare e forare tavole di legno

di esiguo spessore con piccolissime lame di acciaio, seguendo un disegno”.

Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX il traforo era un hobby molto popolare. Esso consisteva nel riportare un disegno completo di tutti i pezzi da lavorare su una tavola di legno compensato multistrato spesso dai 3 ai 5 mm. Dopo aver traforato tutte le parti componenti l’oggetto da realizzare con un apposito seghetto dalla lama molto sottile, si procedeva ad assemblare le stesse dopo averle rifinite con carta vetrata a grana molto fine. Una mano di vernice trasparente ed il lavoro era completo. La creazione di un manufatto, oltre ad un’abilità manuale, richiedeva molte ore di lavoro, ma soprattutto tanta pazienza.

Tra le tante Ditte, italiane ed estere, che producevano modelli stampati per il traforo, citiamo quella che Carlo Amati fondò a Torino nel 1879. Da allora, nel corso degli anni, la Amati è passata dai modelli stampati su carta, per l’attività specifica dell’arte del traforo, alla produzione di modelli navali in ed accessori.

   

Vecchio Catalogo edito dalla Ditta Carlo Amati contenente disegni ed accessori per l’Arte del traforo e

modello di un disegno da traforare (immagini elaborate da sito web).

Confezione con il minimo di accessori occorrenti per il traforo:

archetto per seghetto, seghetti, piccolo trapano a mano,

mensola con stringente per il fissaggio al tavolo di lavoro (da sito web).

Dopo questa breve, ma necessaria introduzione, passiamo all’argomento di queste note.

Alla fine degli anni ’40 del secolo passato, la guerra era finita da poco e si cominciava a rivivere. In Italia le nascenti Rivarossi e Conti presentavano i loro primi modelli ferrovieri in scala 00/H0 in alternativa alla produzione delle tedesche Märklin, Fleischmann e Trix. Ma una ferrovia in miniatura è fatta anche di stazioni, segnali, fabbricati ecc..., accessori ai quali dedicarono la loro produzione Faller e Kibri.

 A questo punto si inserisce Amati mettendo a disposizione dei fermodellisti una limitata serie di casette in scala 00/H0 da costruire con il traforo. Le tavole prodotte consistevano ciascuna in un foglio di legno compensato multistrato (cm 30 x cm 40 spessore mm 3) sul quale erano stampati a colori i vari particolari da ritagliare ed assemblare mediante incastri. Di seguito, sono mostrate alcune Tavole con immagini elaborate da sito web.

Amati - Tavola 7a : costruzione di una fattoria e di uno chalet.

Amati - Tavola 28: costruzione della stazione Vallechiara.

Amati - Tavola 27a: costruzione di 2 casette per ferrovia.

Amati - Tavola 34: costruzione di una casetta rustica.

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