Tips & Tricks

Facile realizzazione di:

tetti, anelli di aderenza dei rotabili ed oliatori

Testo e foto di Raffaele Ciotti

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1 - Tetti dei rotabili

Per chi costruisce, modifica o ripara i modelli, sa che la costruzione dei tetti non è sempre di facile ed immediata realizzazione, soprattutto per la sagomatura dei ricaschi laterali, e che non sempre (anzi, con molta difficoltà) si riescono ad ottenere le curvature uniformi per tutta la loro lunghezza, e rendere i due lati perfettamente speculari, a meno di non possedere una fresatrice.

In questi casi possiamo aggirare l’ostacolo utilizzando per la loro realizzazione quei profilati in legno che vengono usati per la costruzione di cornicette o bordini, che possiamo trovare nei negozi di bricolage e normalmente si trovano in stecche della lunghezza di circa 2 metri, ad un prezzo assai conveniente; sono poste in vendita con sezioni di varie forme e misure.

Esempio di tipologia e sezione di profilati in legno.

A questo punto, dopo aver scelto quale sezione e larghezza si adattino meglio ai nostri scopi, tagliamone un tratto leggermente più lungo del tetto che dobbiamo realizzare e, dopo aver stampato o disegnato in scala 1:1 il profilo che dovrà avere, lo incolleremo al disotto del nostro pezzo di barretta e, guidati dal disegno, andremo a creare le rastremature verso il frontale sia dello spessore, sia della larghezza, se previste.

Alcuni tetti in lavorazione ricavati da profilati in legno.

Nel caso non si riesca a trovare un profilato di larghezza adatta al tetto del modello che abbiamo intenzione di riprodurre, si può usare una stecca più larga che abbia però il profilo che ci serve e, tagliandola longitudinalmente, andremo a eleminarne da ambo le parti tagliate una “fetta” di eguale misura per poi incollare le due metà; analogamente, se essa si presenta più stretta, si può incollare tra le due parti tagliate  un settore di adeguata misura per portarla alla dimensione desiderata.

I profilati semilavorati come si presentano adattati a misura.

E’ consigliabile, durante la costruzione, il continuo raffronto tra il tetto che stiamo realizzando con la struttura sulla quale andrà poi montato, onde poter correggere tutte le possibili incongruenze e/o errori che pregiudicherebbero il nostro lavoro; infine, una generosa mano di stucco per legno andrà a coprire le inevitabili piccole imperfezioni e ci permetterà, utilizzando tela smerigliata di grana via via più fine, di ottenere degli ottimi risultati; una buona verniciatura possibilmente con aerografo completerà il nostro lavoro.

Esempi di due tetti finiti, montati e verniciati.

2 - Anelli di aderenza

A chi non è capitato di dover sostituire o ripristinare gli anelli di aderenza delle ruote di qualche nostro modello? A volte però, a causa della scarsa reperibilità, delle particolari dimensioni, oppure perché il modello è fuori produzione o per altri innumerevoli motivi, ci troviamo in difficoltà a reperire gli anelli che desideriamo; perché allora non costruirceli?

Acquistiamo del tubetto termorestringente, ve ne sono in una vasta gamma di misure e colori, anche trasparente (Foto 6), della misura leggermente superiore al diametro della ruota che vogliamo dotare di aderenza e, mediante  bisturi e righello metallico, tagliamone una fetta della larghezza pari alla gola realizzata sulla ruota (il taglio è facilitato dal fatto che per diametri relativamente grandi il tubetto è schiacciato), indi “rovesciamo” questo anello in modo che la parte interna, più ruvida, venga a trovarsi all’esterno.

Sezioni di vari tipi di tubetti termorestringeni.

Calziamo l’anello sulla ruota e con un phon, rapidamente per non danneggiare le parti in plastica, facciamolo restringere attorno ad essa. Non devono preoccupare i “becchi” laterali dovuti alla forma schiacciata del tubetto, in quanto durante il restringimento si elimineranno completamente.

E’importantissimo verificare che il restringimento sia uniforme per tutta la circonferenza, per evitare grinze o rigonfiamenti che pregiudicherebbero la regolare marcia del modello.

Abbiamo così realizzato degli ottimi anelli di aderenza, funzionali ed economici, e particolare non indifferente, anche di dimensioni per le quali potrebbe essere difficile la loro reperibilità.

Anello di aderenza montato su una ruota del carrello motore.

 

3 - Oliatori economici e funzionali

Se anche quest’anno vi siete vaccinati contro l’influenza, fatevi dare dal medico la siringhetta “tuttovetro” completa del suo cappuccio in gomma nelle quale era contenuto il vaccino.

Dopo una bella pulita con alcool, una volta asciugata, eliminiamo la punta dell’ago con una moletta montata sul minidrill. Abbiamo ora a disposizione un ottimo oliatore che, grazie alle dimensioni veramente esigue del “beccuccio” ci permetterà di raggiungere i punti più ostici dei nostri modelli e di lubrificare i vari ruotismi, ingranaggi e biellismi con una minima quantità di liquido evitando così di eccedere nella sua applicazione.

Inoltre essendo la siringa in vetro, si eviterà che al contatto con oli minerali essa possa deteriorarsi e sciogliersi come invece avviene per quelle in plastica di uso comune, mentre invece il pratico cappuccio in gomma ci permetterà di riporre l’oliatore assieme agli altri piccoli attrezzi senza timore di fuoriuscite di olio o di danneggiamento del “beccuccio”. Inutile dire che si possono destinare altre siringhe, modificate come sopra, anche per altre tipologie di lubrificanti, tipo olio di vaselina, o una miscela olio-petrolio raffinato (il cosiddetto Olio Singer) oppure olio di ricino - alcoool metilico a seconda delle parti e materiali interessati.

Oliatori contenenti vari tipi di lubrificanti.

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