Testo e foto di Raffaele Ciotti

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Nell’ottica di possedere modelli esclusivamente dell’amministrazione ferroviaria italiana, non poteva essere inclusa nel mio parco modellistico la locomotiva a vapore BR 38 3832 della Liliput prodotta dal 1964 al 1971, pervenutami per mezzo di amicizie o di borse scambi. Considerato che con opportune e tutto sommato abbastanza semplici modifiche poteva essere trasformata in una locomotiva italiana del gruppo 675, decisi di operare in tal senso.

Procuratomi la documentazione necessaria (disegni e foto da varie angolazioni) della locomotiva in questione, iniziai la trasformazione.

Ciò avveniva nel 1995. Malgrado non avessi ancora acquisito l’esperienza e la competenza odierna, il risultato ottenuto mi sembrò soddisfacente. Ne propongo oggi la procedura a quanti tra i lettori, si volessero cimentare.

Le modifiche più importanti (e forse le più impegnative) consistono nella rimozione del secondo duomo, quello posizionato al centro della locomotiva e che non ha la vite di chiusura. L’operazione è stata effettuata con una sottilissima seghetta da traforo facendo attenzione a non danneggiare le parti in rilievo sul corpo della locomotiva. Successivamente, si incolla sull’apertura venutasi così a creare un dischetto di plastica leggermente curvato con il calore del saldatore per adattarlo al profilo della camera a fumo; dopodiché stuccheremo e lisceremo la parte con carta abrasiva 1000 fino ad ottenere un risultato accettabile.

Foto 1 - Eliminazione del 2° Duomo.

La seconda operazione consiste nell’eliminazione del rialzo situato al centro del tetto della cabina. Si opera con lo stesso metodo usato per l’eliminazione del duomo e incollando, anche qui, una sottile striscia in plastica. Stuccatura e successiva lisciatura fino a raccordare il tutto al profilo del tetto, completeranno la modifica.

Foto 2 - Eliminazione rialzo del tetto cabina e ricostruzione fischio in ottone.

Andranno eliminate anche le due “ali” che costituiscono i parafumo, sempre segandole con attenzione e rifinendo i tagli con limette e carta abrasiva. Dovremo inoltre dovremo abbassare il fumaiolo tagliandone una porzione.

Foto 3 - Eliminazione parafumo e abbassamento fumaiolo.

Sempre sul corpo della locomotiva, si eliminano le approssimative valvole Coale realizzate in plastica e si sostituiscono con quelle realizzate da noi stessi in ottone utilizzando minidrill e limette varie (vedi articolo “Tips & Tricks” stesso autore), collocandole nella giusta posizione e dotandole del relativo comando.

Foto 4 -Realizzazione valvole Coale e loro comando.

Si elimina dalla parte posteriore del tender la grande bombola rossa ed il relativo supporto chiudendo e stuccando l’apertura venutasi così a creare. Si limano inoltre, o si asportano con un cutter con attenzione, tutti i mancorrenti stampati presenti sia sul corpo della locomotiva che sul tender, sostituendoli con altri in filo di ottone da 0,3 mm,  creando con filo di rame da 0,2 mm, opportunamente schiacciato a formare una specie di sottile banda, i loro supporti.

Foto 5 - Ricostruzione mancorrenti.

Provvediamo anche alla “zigrinatura” dei praticabili ottenuta mediante incollaggio sui medesimi di spezzoni  di un nastro in plastica usato per il confezionamento di pacchi postali (!), sagomati opportunamente e verniciati di nero.

Foto 6 - Praticabili zigrinati. 

Completiamo ora la cabina dotandola di vetri a filo (perspex spessore 0,5 mm ritagliato a misura) e di rivestimento in legno del cielo della cabina stessa ottenuto da un ritaglio di impiallacciatura; incolliamo ai lati della cabina le targhe disegnate tramite PC utilizzando uno dei molti programmi appositi e riprodotte su carta  a mezzo di una stampante a colori settata a 150/200 dpi. Conseguentemente riportiamo sul pancone e sul retro del tender la nuova numerazione usando dei Letraset bianchi da 1,5 mm..

 

Foto 7 - 8 - Vetri cabina e targhe.

Sostituiamo ora i respingenti originali con altri funzionali e dotati di molleggio, realizzati col solito sistema del minidrill-tornio e limette, così come descritto nel già citato articolo “Tips & Tricks”.  verniciandoli ovviamente di nero; con lo stesso sistema e attrezzatura costruiremo il fischio in ottone (v. Foto 2).

Foto 9 - 10 - Costruzione respingenti con molleggio.

Un’altra piccola modifica che migliora la veduta d’insieme consiste nell’asportare con un cutter la parte centrale della pompa dell’aria dove è stampato lo stelo del pistone sostituendolo con uno spezzone di un fermaglio di acciaio inserito tramite un foro da sotto il praticabile. Altri interventi di pittura riguardano la verniciatura in nero degli incavi delle bielle e quella in argento delle teste a croce che in origine sono in plastica grigia.

 Foto 11 - Particolare compressore e interventi di verniciatura.

 Per finire, doteremo il tender di luci bianche a mezzo di 2 micro-lapade da 12 V. collegate in serie per ottenere una luminosità più tenue, interponendo il solito diodo per l’inversione delle luci secondo il senso di marcia e completeremo il nostro modello verniciando di nero i carrelli del tender e tutte le altre parti che hanno subito delle modifiche. Avremo così un bel modello di locomotiva Italiana che sicuramente farà bella mostra di sé contribuendo ad ampliare la  nostra collezione.

Foto 12 - Modello riverniciato e finito.

Nota: Le modifiche sopradescritte sono state effettuate nell’anno 1995. La precisazione è dovuta

a giustificazione di eventuali difficoltà nel reperimento di determinati materiali, particolari o aggiuntivi.

 

https://youtu.be/_-t9tp2P9iM

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