di Gennaro Fiorentino

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Il più bel sole che l’autunno potesse regalare ha invaso i viali del Museo di Pietrarsa nei tre giorni in cui si è tenuto l’evento “Ferrovie in miniatura” V edizione.

Prospettiva, quasi primaverile, del golfo partenopeo

visto dal Museo sotto la statua di Ferdinando II (Foto di G. Fiorentino).

Ed è ciò che si aspettavano i numerosi espositori iscritti a partecipare e qui pervenuti da ogni parte d’Italia, certi che 'O paese d' 'o sole avrebbe confermato la sua reputazione.

Tra i partecipanti alla manifestazione, fortemente voluta e patrocinato dalla FIMF (Federazione Italiana Modellisti Ferroviari), si è annoverato il nostro Club CLAMFER che trova sede a Napoli e sede operativa (come diremo) a pochi passi dal Museo. La nostra partecipazione ha come s’immagina, avuto un prologo il giorno 31 ottobre quando con un van e due vetture, ci siamo presentati al P. a L. della stazione di Pietrarsa per accedere al Museo; confondendoci dunque con i numerosi furgoni dei tanti Club.

La squadra dei soci a ciò incaricata ha quindi proceduto a ricomporre i moduli Fremo in H0 che costituiscono il plastico sociale. Una volta legati, ognuno si è preso carico della propria specialità: dal riassetto del paesaggio alla verifica della conducibilità elettrica passando per la verifica del materiale rotabile.

A lato del gran plastico trovavano posto alcuni plastici in scala HO ed N dei soci G. Auricchio, G. Vitiello e M. Falco, sottoposti ad un recente maquillage per renderli pronti al prestigioso evento.

Per una mia personale idea, era stata altresì allestita un’esposizione di libri che, pur in una sintesi, ma eloquente “raccontava” parte della produzione editoriale dei soci Clamfer. Ciò risultava affiancato dal prezioso modello di un’elettromotrice circum, costruito in guisa artigianale con tecniche da raffinata arte di gioielleria.

La produzione editoriale dei soci Clamfer resta esposta

sotto l’occhio vigile del socio fondatore G. Auricchio (Foto di G. Fiorentino).

La stupenda elettromotrice della collezione G. Vitiello (Foto di G. Fiorentino).

Due postazioni video proiettavano in continuità rispettivamente una collana di foto e di video di cui erano autori gli stessi propositori della comunicazione multimediale. Intendo l’album fotografico di A. Bertagnin e i numerosi ed emozionanti video di C. Vitiello. Come pure, la storia delle ferrovie con i suoi molteplici aspetti, trovava posto in una galleria di costruzioni grafiche.

Insomma, all’apertura del giorno 1° novembre, il nostro stand ospitato nel padiglione utensileria, era in grado di accogliere degnamente, le migliaia e migliaia di visitatori per i quali il Museo ha staccato un biglietto speciale di soli € 3 (per i giorni dell’evento).

I moduli del plastico sociale, finalmente ricollegati con sapienza

offrono a grandi e piccoli un gaio spettacolo in movimento (Foto di A. Bertagnin).

Il settore della nostra postazione aveva dirimpettaio un grande plastico dell’associazione “La Tartaruga” di Roma ed alcuni stand di commercianti di modellismo.

Il grande plastico dell’Associazione “La Tartaruga” di Roma  (Foto di A. Bertagnin).

Nella tarda mattinata del primo giorno di apertura, siamo stati convocati nel grande padiglione delle locomotive a vapore, per procedere al tradizionale taglio del nastro. L’onorevole compito è stato affidato, e non poteva essere diversamente, all’avv. O. Orvitti (direttore del Museo) fiancheggiato da alcuni preziosi membri del suo staff. Era presente inoltre M. Icardi in rappresentanza della FIMF.

Il direttore avv. O. Orvitti dopo il taglio del nastro rivolge parole di benvenuto ed auspicio ai Club ospiti ed al rappresentante FIMF Marco Icardi (Foto di A. Bertagnin).

Il grande padiglione, con il suo prezioso contenuto stabile, ospitava altresì numerosi stand di Club italiani con i loro bellissimi plastici.

Dettaglio del plastico ASN con la riproduzione in scala

del complesso museale di Pietrarsa (Foto di G. Fiorentino).

Un altro momento di cordialità e cameratismo, si è avuto il pomeriggio del secondo giorno quando tutti i Club presenti, sono convenuti nella sala cinema. Erano presenti gli stessi protagonisti della cerimonia del taglio del nastro ma questa volta per un motivo diverso. Era intenzione dell’avv. Orvitti di procedere ad una presentazione di tutti i Club, al fine di una conoscenza reciproca. A dire il vero, gran parte si erano preparati con un power point che ne raccontava la storia.

Incontro di presentazione e conoscenza dei Club nella sala cinema (Foto di A. Bertagnin).

È venuto il mio turno e, come il più delle volte mi accade, mi sono trovato armato della sola mia favella, senza peraltro aver preparato alcunché né di scritto e, men che mai, in video. L’eloquente materia per essere convincente e seducente, me l’ha fornita la storia degl’intrepidi fondatori del Club che ne decisero la costituzione ben 45 anni fa. Oggi mi trovo a presiedere con mio grande orgoglio, questo Club che è registrato tra i più antichi d’Italia. Con il mio grande piacere di custodirne nel mio garage di Portici (non lontano dal Museo) la biblioteca ed i moduli Fremo che rappresentano la metafora della nostra associazione: ogni modulo da solo non serve a gran che. Ma quando ci possiamo incontrare per qualunque iniziativa, insieme riusciamo ancora ad essere una forza.

Nel corso del mio intervento, ho con gioia documentato che 40 anni fa, quando mi recavo da turista a Lucerna per le giornate del modellismo (ospitate presso il Museo dei trasporti), nessun sentimento di ottimismo mi avrebbe mai lasciato presagire di poter avere un giorno un’iniziativa simile a pochi passi da casa mia.

L’avv. Orvitti, durante un interessante intervento, ci ha aggiornati che Fondazione FS, organismo sempre più complesso ed attivo, ha assunto la competenza delle sale reali presenti in numerose stazioni ferroviarie. Egli stesso è stato nominato direttore di questo dipartimento dovendone curare la valorizzazione. Non poteva dunque mancare un applauso.

Volevo con nostalgia ricordare l’onore che il Clamfer ricevette qualche anno fa, quando fu incaricato d’intraprendere con i suoi soci, il restauro del plastico stabile Brunetti, vero monumento ai tempi pioneristici della riproduzione della realtà. Esso continua ad essere meta di visite ed apprezzamento.

Il plastico stabile Brunetti che non manca di continuare a sorprendere (Foto di G. Fiorentino).

Insomma, tre giornate entusiasmanti che hanno trovato la loro soddisfacente conclusione la sera del 3, quando lo stesso staff del museo, ha girato tra gli stand per salutare e congedare tutti i gruppi con un implicito “arrivederci al 2025”. Prima di congedarmi dal lettore, volevo esprimere un sentimento di riconoscenza per il compianto ing. Pietro Muscolino al quale è dedicata doverosamente una targa.

 

La targa che ricorda uno degli artefici del Museo,

l’indimenticato ing. P. Muscolino (Foto di G. Fiorentino).

 

Foto del titolo di A. Bertagnin

Documentario sull’evento:

FERROVIE IN MINIATURA 2024 - Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa | Plastici di varia scala

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