di Vincenzo Amorosi

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PREMESSA

Tutto incominciò in occasione della mostra di modellismo ed artigianato allestita lo scorso anno a Pietrarsa dal D.L.F. di Napoli. Fu allora che il Cap. Antonio Gamboni, ammirando alcuni figurini storici (e in particolare un portabandiera con insegne ferdinandee) da me esposti, mi suggerì di riprodurre i ferrovieri del Regno delle Due Sicilie effigiati nel libro “.Napoli-Portici — La prima Ferrovia d'Italia — 1839” di cui egli, insieme al Ten. Col. Paolo Neri, è autore.

I personaggi ivi raffigurati erano forse quelli più emblematici delle ferrovie dell'epoca: il Capostazione, il Ricevitore ed il Conduttore, il Guardia-barriere ed il Cantoniere, tutti agenti che rivestivano un ruolo ben preciso.

Fu così che mi misi all'opera e che riprodussi in versione uniformologica questi figurini, probabilmente unici nel loro genere, da presentare alla mostra che il CLAMFER organizzerà per il 100-enario delle ferrovie italiane.

Nella realizzazione dei suddetti ferrovieri ho adottato la scala 1:30 vale a dire quella dei modelli AIRFIX facilmente reperibili sul mercato e che io ho utilizzato come base dell'elaborazione.

 

IL CAPOSTAZIONE

 

Nelle note che seguono descriverò sommariamente le operazioni necessarie per la realizzazione del Capostazione rimandando i cortesi lettori ai prossimi numeri di ClamFerrovia per quella del Ricevitore e Conduttore, del Guardia-barriere e del Cantoniere.

testa. Testa e relativo copricapo provengono dalla guardia britannica del 2° Reggimento Coldstream Guard (cat. AIRFIX). Il cappello è stato ridimensionato tagliandone la parte superiore e aggiustando la parte laterale come in fig. 1 (le parti in nero indicano le zone asportate).

busto, II busto con relative braccia, è prelevato dal moschettiere inglese del 1642 (cat. AIRFIX) al quale sono state asportate le parti basse del corpetto per conferire una maggiore regolarità al corpo ed alla vestitura finale (fig. 2).

gambe. Le gambe sono ancora della guardia del 2° Reggimento Coldstream Guard. Esse si presentano... nude perché appartengono ad uno scozzese in marcia.

La gamba sinistra è stata raddrizzata, quella destra è stata invece sezionata e rimodellata in posizione di riposo (fig. 3).

Costruita in tal modo la struttura anatomica del figurino, si passa alla realizzazione dell'uniforme utilizzando carta velina imbevuta di vinavil diluito con acqua. Per primo si ritaglia il cappotto che si compone di due parti, quella superiore e quella inferiore, le quali vengono poi modellate sulla struttura facendo attenzione a non manipolare troppo la carta data la sua estrema fragilità (fig. 4). I pantaloni sono realizzati, sempre con la carta, facendo capitare le giunture sulla parte interna degli arti. A questo punto per completare l'uniforme mancano soltanto i bottoni che si imitano con gocce di vinavil applicate con la punta di un ago. Si colloca ora sul busto la testa con il relativo cappello e, sempre con una strisciolina di carta, si realizza il colletto.

Quando il tutto è perfettamente asciutto, la carta con cui è stata realizzata l'uniforme si presenterà ben modellata e dura: il bagno di vinavil crea infatti una buona base sulla quale intervenire con il colore diluito senza avere alla fine antiestetiche sbavature in assorbenza. Va tuttavia tenuto presente che il colore verde biliardo per il cappotto è molto trasparente per cui necessitano più passate di pennellino. I pantaloni sono dipinti in grigio, la cintura (fatta con lamina di piombo da mm. 0,3) e le scarpe in color cuoio. La daga (fig. 6) non è altro che la spada del fuciliere inglese debitamente trasformata; il selciato, che costituisce la base del figurino è in DAS. Infine, per dare un tocco di vivacità e di movimento, si piegano leggermente i lembi del cappotto all'altezza della martingala e sul davanti, mettiamo nella mano i biglietti dei viaggiatori raccolti dal conduttore ed il Capostazione è pronto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL RICEVITORE

 

Dei quattro, è questo il personaggio al quale inconsciamente sono più affezionato forse per quella sua aria goffa e sornione, leggermente trasandata e poco militare: d'altronde dopo anni trascorsi seduto dietro uno sportello di biglietteria o in una sala di attesa di una stazione, il nostro ferroviere non poteva che essere... rotondetto. Per riprodurlo sono partito da figurini base «Historex», una casa francese che produce pezzi anatomici in scala 1:30 come busti, gambe, teste e braccia sia in movimento che in posizione di riposo con i quali è abbastanza facile costruire la struttura portante del modellino.

- testa. N° 317 cat. Historex, la testa ha la barba e somiglia vagamente a quella di Ferdinando II negli ultimi anni del suo regno.

È consigliabile dipingere questo pezzo prima di collocarlo sul busto: date le piccole dimensioni, conviene infilzare il pezzo con uno spillo e poi dipingerlo mettendo in evidenza la barba. Il copricapo, un minuscolo tronco di cono, è realizzato in carta e vinavil secondo la fig. 1, ove compare anche la parte superiore per la chiusura e la visiera. - busto. N. 87 cat., è stato privato della bottoniera con un accurato lavoro di lima poi sulla parte posteriore è stata applicato un po' di impasto di carta velina e vinavil per creare la leggera gobba tipica dell'obeso e altrettanto per simulare la pancia (fig. 2) nella quale i rigonfiamenti applicati al busto, che si vede di profilo, sono rappresentati in tratteggio.

- gambe. Gli arti inferiori, n. 48 cat., sono stati privati degli speroni e delle ghette ed applicati al busto. Il corpo del ferroviere è così pronto per la vestitura che va fatta, come già detto nel n. 40 di cF, con carta velina imbevuta di vinavil (fig. 3).

- braccia. Esse vengono fornite dalla Casa (n. 297 cat.) nella posizione indicata in fig. 4. Come appare nella stessa figura, dopo essere stati tagliati secondo la linea tratteggiata, gli avambracci devono subire un movimento di torsione all'indietro, quindi si ricostruiscono i gomiti con un po' di DAS. Le piegature del vestito vengono poi accentuate sempre con il vinavil. Gli arti sono quindi posizionati dietro la schiena come in fig. 5. Quest'ultima operazione deve necessariamente essere compiuta dopo che è stata realizzata l'uniforme (fig. 4). Per imitare i bottoni si applicano piccole gocce di vinavil per mezzo di uno spillo o di uno stuzzicadenti. Con una strisciolina di piombo da 0,03 si copre il punto di giunzione dell'uniforme e si realizza la cintura che va posizionare sotto la pancia. La colorazione della divisa è simile a quella del Capostazione differenziandosene solo per alcuni particolari come il fregio argentato sulle maniche e sul bordo del cappello e come la striscia rossa sul lato esterno dei pantaloni. La cintura e le scarpe sono in color cuoio e l'uniforme color verde biliardo.

 

IL GUARDIA-BARRIERE

 

Il metodo di realizzazione è identico a quello adottato per il Ricevitore. Particolare attenzione merita invece la confezione del copricapo di foggia tipicamente inglese, ossia una coppola con frontino molto alto e visiera che sorregge la parte superiore floscia e vaporosa (v. fig. 6): la frontiera è un tronco di cono (a), fatto sempre con carta, al quale si attacca la visiera (b); la parte superiore (e) è fatta con gocce di vinavil: questo collante, molto elastico e trasparente, può essere manipolato opportunamente in fase di indurimento e opportunamente modellato.

- testa. È quella n. cat. 124

- busto. È quello n. cat. M/87 al quale è stata asportata la bottoniera.

- gambe. N. cat. J/44, vengono incollate al busto dopo che sono stati asportati, con la lima, ghette e speroni. Completata la struttura base si procede alla confezione delle divise che, come già detto, si ottengono con carta velina e vinavil.

- braccia. Il braccio sinistro (n. cat. 298) va montato alquanto discosto dal busto dovendo sorreggere il fucile (n. cat. 47). Non resta ora che dipingere il figurino: divisa verde biliardo, cappello grigio scuro-sporco con visiera e frontino nero lucido, pantaloni color grigio, abbottonatura centrale dorata.

 

IL CONDUTTORE

 

Alla categoria dei conduttori appartenevano coloro che, con l'aiuto del fuochista, attendevano alla guida della locomotiva nonché coloro che, tra un turbinio di fumo e di scorie di carbone, sedevano sull'imperiale di alcune vetture del convoglio con il compito di azionare il freno in caso di bisogno. La realizzazione di questo personaggio (che non è armato) è in tutto simile, anche per quel che concerne la colorazione, a quella del Guardia-barriere.

 

IL CANTONIERE

 

Anche la realizzazione di questo ferroviere non si discosta da quella del Guardia-barriere. Pochissime, infatti, le differenze: la testa sarà quella n. cat. 211 alla quale vanno asportate le basette e accorciati i capelli, le braccia sono quelle n. cat. 32. Questo personaggio regge nella mano sinistra una bandiera bianca e nera, (di facile riproduzione) per la segnalazione diurna e una lanterna (n. cat. 462) nella destra per quella notturna. Il Cantoniere, a differenza del Guardia-barriere, ha la divisa color rosso per motivi di visibilità a distanza. Si conclude così la riproduzione dei cinque ferrovieri del Regno delle Due Sicilie illustrati sul libro «Napoli-Portici - La prima Ferrovia d'Italia - 1839» di A. Gamboni e P. Neri. Spero che questo mio modesto lavoro di «soldatinaro», come si dice in gergo modellistico, valga ad invogliare qualche lettore a cimentarsi nella realizzazione di figurini storici: è questa, posso assicurarlo, una branca del modellismo che riserva molte soddisfazioni a chi vi si avvicina.

 

(da ClamFerrovia Anno XI, n. 41/42, marzo 1990)

 

 

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