Testo e foto di Raffaele Ciotti

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La MRS (Moto Rimorchiata Saglio) è, fra i tram che hanno caratterizzato il panorama dei trasporti della città di Roma, sicuramente quello più usato per espletare molte linee della città eterna; già su questo sito ne presentai un modello (luglio 2015) costruito però con la tecnologia del taglio Laser e carrelli tipo Commonwealth, ma visto che nella realtà la MRS abbondava di chiodature e coprigiunti, ho deciso di realizzarne un altro modello, avvalendomi questa volta della tecnica della fotoincisione, in grado di evidenziare questa particolarità in maniera molto più evidente e realistica.

Progettazione e tecnica

Reperita come di consueto tutta la possibile documentazione e relative foto in internet, necessarie per la stesura dei disegni, ho iniziato a progettare il modello. Dirò subito che la differenza dei disegni fra i due tipi di tecniche (Taglio Laser e Fotoincisione) è completamente diversa, in quanto, in questo caso si devono rappresentare tutti i singoli componenti, anche se essi siano ripetitivi, mentre nel taglio laser è sufficiente una singola illustrazione, e indicarne la quantità desiderata; inoltre si devono realizzare due disegni, uno per la parte superiore, e l’altro per quella inferiore.

I due disegni superiore/inferiore.

Essi devono essere speculari l’uno all’altro, in modo che sovrapponendoli si abbia un singolo disegno che includa sia le parti esterne (in rilievo) sia le parti interne. Nota: prevedendo la difficoltà nella curvatura delle testate, nel disegno ne sono state previste quattro.

Il disegno complessivo.

È indispensabile poi seguire l’avanzamento del disegno delle varie parti tenendo in debita considerazione le loro reciproche interazioni ed effetti sulla operatività e montaggio, rappresentandone una vista di assieme che ci consentirà di modificare tutti quei particolari che potrebbero, una volta realizzati fisicamente e assiemati, pregiudicare la realizzazione o la funzionalità del modello stesso.

Disegno di verifica del montaggio.

Una volta che saremo sicuri che i disegni combacino tra di loro e non vi siano elementi grafici che ne pregiudichino la realizzazione, invieremo il tutto ad una ditta specializzata in fotoincisioni, specificando sia quale materiale impiegare, sia il suo spessore, (in questo caso alpacca da 0,4 mm); a differenza del taglio laser, dovremo lavorare su un unico spessore, duplicando eventualmente i pezzi che dovranno avere maggiore robustezza.

Lastra in alpacca fotoincisa.

Costruzione

Quando riceveremo dalla ditta la nostra lastra fotoincisa, dovremo per prima cosa tagliare tutti i testimoni che mantengono i singoli pezzi, ed iniziare il loro montaggio vero e proprio iniziando con l’assiemamento della struttura portante, costituita dal pianale e dalle centine verticali di rinforzo, assicurandoci della perfetta perpendicolarità di quest’ultime rispetto al pianale, in quanto su questa base andranno poi saldate tutte le altre parti della carrozzeria.

Montaggio struttura.

Continueremo con il montaggio dei rinforzi al vero imbullonati alle fiancate tra il tetto e i finestrini; previa opportuna piegatura otterremo invece le due testate (frontale e retro) aventi la stessa forma; verranno indi saldate alle fiancate seguendo la guida data da opportune linguette e relative fessure per ottenere così la carrozzeria completa.

Costruzione fiancate.

Piegatura testate.

Carrozzeria montata.

Per questo modello sono state previste delle parti in microfusione di ottone (spioventi dei tetti, fiancate carrelli, sabbiere, cassetta attrezzi, compressore, serbatoio aria compressa e i due respingenti), disegnate al Cad in 3D e realizzate con fusione a cera persa.

Microfusioni in ottone.

Monteremo quindi il tetto e i due respingenti alla cassa così assiemata, e sulla parte superiore, salderemo il complesso del trolley a racchetta.

Trolley e testata anteriore.

Costruiamo ora i carrelli, diversi come nella realtà; quello motore andrà montato anteriormente e il folle posteriormente, non dimenticando i cacciapietre, le sabbiere (solo anteriormente), e le prese di corrente; dotiamoli di ruote a raggi da 9 mm e infine verniciamoli in antracite.

Diverse viste dei carrelli.

Il sottocassa costituirà una parte a sé stante e verrà fissato alla carrozzeria tramite viti da 1,4 mm, e sarà completato con le sue attrezzature (compressore, serbatoio aria, cassetta attrezzi, ecc.) e successivamente verniciato, come il tetto e trolley, in grigio chiaro.

  

Sottocassa e Trolley.

Possiamo vedere un’anteprima del modello sovrapponendo la carrozzeria e il suo sottocassa poggiati momentaneamente sui carrelli, in modo da correggere eventuali piccole imperfezioni.

Montaggio di prova.

Verniciatura e finitura

Verificato che tutto proceda per il meglio, dopo un’accurata pulizia con spazzolina in acciaio montata sul dremell e successiva sgrassatura, mascheriamo la carrozzeria per la verniciatura nei due toni di verde (Codici RAL 6021 e 6029) ed il tetto in grigio chiaro con vernici autoaggrapanti “Tecnogrip” che non necessitano della base di primer.

Il modello come appare dopo la verniciatura.

Per far risaltare i numeri di serie, basterà “grattarli” delicatamente con una lama da bisturi per togliere loro la vernice; applichiamo ora le decals appositamente stampate per questo modello, gli specchietti retrovisori (solo lato porte), il fanale anteriore, i fanalini posteriori, il tergicristallo, i lampeggiatori ed i vetrini alle testate, alle porte e ai finestrini, ed avremo così completato il nostro splendido modello pronto ad occupare un posto d’onore nella nostra collezione.

Le decals del modello.

Il modello completato.

Slide Show: https://youtu.be/9PyrfLJylU8

Funzionamento: https://youtu.be/RQcLVoSxKjk

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