di Ennio Castelletti

chiudi la pagina

È noto che la Rivarossi, ai suoi esordi e per alcuni anni, ha spesso pasticciato con modelli mai esistiti nella realtà ed a volte spacciando per italiani modelli americani e viceversa, adattati nello stile con piccoli ritocchi, o creando dal nulla modelli di fantasia. L’elenco è abbastanza lungo, ma cito solo quelli più significativi che sono comparsi nei cataloghi dal 1948 in poi. Nel catalogo del 1952 apparve per la prima volta la GR 221, una locomotiva mai esistita in Italia, essendo una “Atlantic” italianizzata, ma tant’è perché all’epoca questi falsi erano tacitamente accettati da ingenui modellisti ancora poco smaliziati. D’altra parte c’era poca scelta di riproduzioni a vapore italiane da far circolare sul plastico.

Pagina del Catalogo Rivarossi del 1952, sezione 'Serie Rossa' e foto del modello

 che si appresta a superare un passaggio a livello (coll. A. Gamboni).

Continuando con modelli, questa volta rielaborati per il mercato americano, abbiamo: la FS del GR 835 divenuta una 0-6-0 ERIE e la FS 0-2-0 (a sua volta modello di fantasia ottenuto riducendo la 835 a 2 assi) trasformata in una 0-4-0 CRR of NJ. Infine, l’ABL Badoni mascherato con una livrea americaneggiante ed in una versione italiana con pantografo.

 Impianti completi in una pagina tratta dal Catalogo del 1959 (coll. A. Gamboni).

E come non parlare dell’automotrice AN1R, in catalogo dal 1952 al 1959 e la cui tozza stampata la fa assomigliare ad un “bombolone” (nomignolo assegnatole nel linguaggio modellistico), rappresenta nelle linee la 556 Breda, mentre  è marcata  ALn 772 3286, automotrice del tutto differente prodotta dalla Fiat Materfer e dalla OM.

Coppia di automotrici sul plastico Castelletti (foto E. Castelletti).

L'Impianto I AN 1/R della "Serie Rossa" (da Catalogo 1952 - coll. E. Castelletti).

In questo marasma di madornali errori modellistici e di livree di fantasia, si inquadrano anche la carrozza V ABZ ed il bagagliaio V DUZ, in catalogo dal 1947 al 1956. Perché parlare di questi due modelli in bachelite della prima produzione Rivarossi? Essi erano ritenuti modelli di fantasia, in abbondante scala H0 di lunghezza spropositata, ben 30 cm e non aderenti a carrozze circolanti sulla rete delle F.S., ma piuttosto modelli di ispirazione straniera adattati al mercato italiano. In realtà carrozze di quel tipo sono esistite in Italia: si tratta delle carrozze Cz 33000 serie 1940, costruite in 10 esemplari di sola 3a classe (33000 - 33009), con caratteristiche simili al modello riprodotto da Rivarossi, quali nervature che correvano su entrambe le fiancate, estremità rastremate ed una carenatura che copriva il soffietto dell’intercomunicante. Portavano carrelli “tipo 28” e furono dismesse nel 1983.

Al vero furono ordinate, per questa tipologia di vetture, anche due carrozze sperimentali realizzate in lega leggera, ma ne fu consegnata una sola che ebbe marcatura ABz 53000 e vita breve, a causa degli alti costi di manutenzione di un esemplare unico.

 Vettura ABz delle FS tipo 1940, vista lato corridoio (Foto FS - coll. E. Castelletti).

 Vettura ABz delle FS tipo 1940, vista lato scomparti (foto Arch. Breda - coll. E. Castelletti).

Non è noto come i progettisti in Rivarossi siano venuti in possesso dei disegni originali di questa carrozza, ma è certo che si ispirarono ad essa. Il modello era quindi decisamente italiano: il Catalogo Rivarossi 1948 esibisce la carrozza V ABZ solo in colore verde, non verniciata e nel colore della bachelite.

 Pagina del Catalogo del 1957 (coll. A. Gamboni) e, in sovrapposizione,

il modello con la sua confezione originale (coll. G. Vitiello).

Il successivo Catalogo 1950 indica i colori verde o rosso ed aggiunge una carrozza tipo ristorante in livrea azzurra. Successivamente, nel Catalogo 1952, vengono finalmente indicate: le livree bruno - isabella per le carrozze FS, l’azzurro per una falsa carrozza letti ed il rosso per una altrettanto improbabile carrozza ristorante.

 Nel Catalogo del 1950 le vetture ABz sono disponibili con carrozzeria nei colori rosso o verde.

(coll. E. Castelletti)

Vettura V ABz/a Rivarossi in livrea arancio per convogli USA (coll. G. Vitiello).

Compaiono ora anche le versioni americane della Milwaukee Road in color arancio, aumentando la confusione, per creare un convoglio americano trainato dalla “Hiawatha”.

Vettura Letti V AL della CIWL (da pubblicazione Rivarossi - coll. A. Gamboni).

Non era quindi tutto sbagliato, se si fa risalire il modello Rivarossi in bachelite alla carrozza sperimentale ABz 53000, essendo le carrozze Cz 33000 solo di 3a classe. Ma errori nel modello permangono, quali la sua lunghezza di 30 cm, mentre nella realtà la carrozza misurava m 22,710 che, ridotti in scala H0 risulta cm 26,10. Infine l’invenzione in Rivarossi di un improbabile bagagliaio di questa serie, in mio possesso, che non è mai esistito nella realtà. Tuttavia il modello mi è caro, pur nella sua ingenua realizzazione dell’epoca, perché negli anni ’50 del secolo scorso girava sul plastico costruito da mio padre, trainato da una delle prime GR 221, modelli acquistati nel negozio ‘T. Ciccolella & Figlio’ Piazza dei Martiri a Napoli, Concessionario del Marchio Rivarossi.

... Bei tempi di baldoria, dolce felicità fatta di niente.  

 Bagagliaio Rivarossi V DUz delle FS in livrea bruno/isabella (coll. E. Castelletti).

chiudi la pagina