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mi manca

la parolina ...

 

 

 

 

Leggendo ClamFerrovia rilevo l'uso di vari sinonimi per indicare i cultori dell'attività che ci accomuna e ciò mi stimola ad un'analisi e, se mai, ad una proposta:

- appassionato della ferrovia;

- modellista;

- fermodellista;

- amatore;

- feramatore.

Segno di esuberanza o più probabilmente dì incertezza lessicale?

Nessuno può nascondere l'importanza, per quanto relativa non certo trascurabile, di indicare con una parola chiara e completa quella qualsiasi persona che "fa" del ...qui ti voglio, mi mancala "parolina" ... a scopo di passatempo e non per profes­sione o fini di lucro.

Vediamo allora dove può portarci qualche riflessione; analizziamo, vocabolario alla mano, i termini citati.

- appassionato: 1. Che ha, che prova passione; pieno di passione: un amante appassionato ... perplesso, proseguo nella lettura: 2. Che esprime passione; ispirato: caratterizzato da passione... avete mai osservato il volto dì un amico entrato in possesso di un "pezzo raro"? Penso che il concetto sia abbastanza ben rappresentato. Ne prendo atto, ma cosa dice il dizionario a proposito del ricorrente "passione"? Apriamo e leggiamo:

- passione: 1. Sentimento violento o di grande intensità che determina uno stato di grave perturbazione psichica e, come normale conseguenza, la perdita o la diminuzione dell'equilibrio e della capacità di controllo. Amore, prevalentemente sensuale …

Francamente mi sembra eccessivo, anche di fronte ad un superbo modello. Forse la definizione non fa al caso nostro, proseguiamo nella lettura: Viva partecipazione, trasporto e particolare dedizione nello svolgere la propria attività professionale. Il che potrebbe anche starmi bene ma c'è il fatto del "professionale" che avevo scartato a priori. Proviamo con la successiva accezione:

2. Grave sofferenza e dolore, fisici e morali. Certo veder cadere in terra il pezzo fotte della collezione ... ma, a ragion veduta, non mi sento di accettare il significato. Vado avanti, forse avrò migliore fortuna.

- modellista: Chi studia, crea, disegna o prepara i modelli per confezioni o per altre produzioni singole o in serie, artigianali o industriali (vestiti, biancheria, calzatura, prodotti di metallo, plastica, terracotta, vetro, ceramica, ecc.,) o modelli in misura ridotta di costruzioni meccaniche o architettoniche (auto, aerei, navi, edifici, zone urbane).

Finalmente! il treno non è menzionato ma per estensione possiamo ritenerci dentro. Il guaio è che il termine in sé è vago, non ci distingue né dalla modellista di cappellini, né dal più stretto parente che tratta navi, ecco perciò la necessità di aggiungere un elemento iniziale che chiarifichi il concetto.

- fermodellista

Per questo neologismo dobbiamo ringraziare il noto ed apprezzato Ranio LOBITA, al secolo dott. Italo BR1ANO, che l'ha introdotto nel nostro linguaggio ma, ahimè., non nel dizionario italiano. Sebbene un po' disorientato lo accetto, almeno per potermi esprimere, per essere compreso, ma non mi arrendo.

- amatore: 1. Chi ama, ha cioè inclinazione, passione, desiderio per qualche cosa; chi si diletta in qualche cosa, 2. Innamorato, amante.

Scarto a pié pari la seconda accezione; nella prima mi lascia perplesso il "si diletta” che fa pensare al treno elettrico come giocattolo e poi ... quell’ "amatore" sembra assolutamente fuori posto nel campo fermodellistico. E siamo tornati un passo indietro.

- feramatore

Per completezza lo cito ma diciamo che è un po' funesto e ci ripropone 1' "amatore" di cui sopra. Non mi sembra di aver concluso un gran che: cosa fare?

Cerco di cavar fuori ciò che è più accettabile. Il termine "appassionato", in alcune circostanze, non stona, il prefisso "fer" l'ho apprezzato in "fermodellista": accoppiando i due fonemi, ecco un nuovo lessema: ferappassionato. Vi piace? No? Padroni di non usarlo, ma io non disarmo! Poiché in altri campi nessuno sarebbe così matto di usare le parole "musicoamatore" o biblioamatore" ma piuttosto "musicofilo" o “bibliofilo", perché non approdare ad un ferofilo o, per un suono più aperto, ferafilo?

Mi trovo in ginepraio, credevo che fosse più facile giungere ad un risultato accettabile.

È meglio che la pianti qui!

 

(tratto da ClamFerrovia anno III, n. 12, dicembre 1982)