di Rosario Saccone

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La Linea 1 della Metropolitana di Napoli è dotata di una sala di controllo P.C.O. (Posto Centrale Operativo) situata nel fabbricato della stazione Colli Aminei dalla quale si monitora in tempo reale la circolazione ferroviaria su tutta la linea. Fino al 2014 questa fondamentale funzione di sicurezza e regolarità dell’esercizio era svolta tramite un quadro sinottico modulare che rappresentava la tratta da Piscinola a Dante. In previsione dell’apertura della stazione Garibaldi si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori moduli per poter includere la nuova tratta. L’ANM ha invece preferito dismettere il vecchio impianto e rinnovare interamente la sala di controllo, ora dotata di moderni monitor al plasma che coprono un’intera parete (video wall).

Così si presentava fino al 2014 il quadro sinottico per il controllo della circolazione ferroviaria

all’interno della sala P.C.O. di Colli Aminei (foto Marco Barone).

Grazie alla sensibilità del personale aziendale è stato possibile evitare che il vecchio quadro fosse avviato allo smaltimento come rifiuto speciale (peraltro la stazione Colli Aminei confina proprio con un’isola ecologica!) ed è stato accantonato nel deposito di Piscinola.

Un gruppo di appassionati ha recentemente provveduto al suo recupero smontando i vari moduli dall’interno dell’enorme e pesante cassone che nella sua interezza misura circa 6 m. In corso d’opera si è presentata l’opportunità di mostrare al pubblico una parte del sinottico nell’ambito della Fiera del Baratto e dell’Usato, tenutasi nel week-end del 9/10 aprile, grazie al  Clamfer, che ogni anno viene invitato a partecipare a tale manifestazione esponendo plastici e diorami.

Una parte del quadro sinottico nel deposito di Piscinola durante i lavori di recupero (foto Rosario Saccone).

Per la limitatezza degli spazi disponibili si è scelto di mostrare la sola porzione riguardante la tratta Vanvitelli-Medaglie d’Oro che esattamente 25 anni or sono (aprile 1991) vide le prove di circolazione dei primi 3 treni i quali tra novembre 1990 e febbraio 1991 furono calati da via Bernini (il deposito all’epoca era ancora ben lungi dall’essere costruito) laddove la linea è stata realizzata con la tecnica “a cielo aperto” e corre a 12 metri sotto il piano stradale. Inoltre su tale tratta era possibile simulare un esercizio ferroviario coerente con un treno in scala H0.

Si è dunque provveduto a realizzare un piano di binari che riproducesse, anche se non in scala esatta e lasciato volutamente al grezzo su un tavolato di compensato, quello realmente presente sulla tratta prescelta opportunamente sezionato in modo che ogni segmento corrispondesse ad un circuito di binario rappresentato sul quadro sinottico. Grazie ad una scheda elettronica appositamente costruita, composta da diodi e reed-relè per rilevare la presenza del treno in ogni sezione, è stato possibile far accendere i led al passaggio del treno simulando il funzionamento del sinottico in maniera fedele alla realtà. Purtroppo per il materiale rotabile, non esistendo alcuna riproduzione modellistica di treni della metropolitana (non solo di Napoli), si è dovuti ricorrere alla circolazione di comuni convogli commerciali (persino una vaporiera!).

La parte di quadro sinottico esposta alla Fiera del Baratto con i trenini che, occupando le varie sezioni di binario,

facevano illuminare le relative sezioni rappresentate (foto Rosario Saccone).

Un’immagine un po’ più scura per evidenziare i LED accesi dal passaggio del trenino in scala H0,

proprio come avveniva coi treni reali (foto Rosario Saccone).

I visitatori della mostra hanno così avuto l’opportunità di conoscere una parte del “dietro le quinte” del funzionamento della metropolitana dal momento che, per ovvi motivi di sicurezza, la sala di controllo non è un luogo aperto al pubblico e la quasi totalità dei viaggiatori ne ignora completamente l’esistenza.

A breve il sinottico verrà riassemblato e tornerà come cimelio storico all’interno della sala PCO della Metropolitana.

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