di Rosario Saccone

 

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Avigliano è una cittadina dell’entroterra potentino nota ai più per aver dato i natali nel 1857 all’illustre giurista e politico del regno Emanuele Gianturco. Agli appassionati di cose ferroviarie però ricorda anche la linea a scartamento ridotto e trazione diesel delle Ferrovie Appulo-Lucane che, partendo da Potenza (non lontano dalla stazione centrale di RFI), dopo un breve percorso urbano, si immette sulla linea Potenza-Foggia della rete statale con un tratto di circa 10 Km a doppio scartamento fino alla stazione di Avigliano Lucania: da qui prosegue su un tracciato indipendente per giungere alla stazione terminale di Avigliano Città; da Avigliano Lucania si diparte anche la linea, sempre a scartamento 950 mm di competenza FAL, per Altamura e Bari.

Abbiamo dunque deciso quest’anno di battezzare Potenza come meta principale della nostra classica gita “pane e puparuoli” natalizia senza negarci la possibilità di una rapida visita sulla tratta con la rotaia interposta che in Italia costituisce un unicum per quanto riguarda il servizio passeggeri.

Siamo dunque partiti da Napoli con l’ IC 701 Roma-Taranto delle 8:58 che, come tutti i servizi di rango diretti a sud del capoluogo partenopeo, percorre la linea a monte del Vesuvio, itinerario meno affascinante dal punto di vista paesaggistico rispetto a quello costiero ma sicuramente più gradito a noi che della linea storica ormai conosciamo tutto.

L’ IC701 giunto da Roma a Napoli Centrale attende che venga completato

l’aggancio della locomotiva che lo porterà fino a Taranto (foto R. Saccone).

 

Le acque del fiume Sele durante la recente alluvione erano arrivate a lambire questo ponte della ferrovia mentre avevano completamente divelto la tubatura dell’ acquedotto, ripristinata dopo circa un mese di lavori (foto B. Palumbo).

Superata la stazione di Salerno la nostra attenzione è caduta sulla nuova linea metropolitana che corre affiancata alla direttrice tirrenica: al momento attende ancora di vedere i treni che la percorrono perché è stato ancora stabilito quale debba essere l’ente che se ne assume gli oneri d’esercizio.

Dalla stazione di Battipaglia la linea per Potenza e Taranto si separa dalla direttrice tirrenica e prosegue a binario unico piegando decisamente verso l’entroterra.

Abbiamo così attraversato le zone nelle quali recentemente il fiume Sele è straripato provocando gravi danni tra cui la rottura della tubazione dell’ acquedotto che corre parallela alla ferrovia e riemerge dal sottosuolo per attraversare più volte il corso d’acqua: le campagne erano ancora in parte allagate ed il fiume si presentava piuttosto ingrossato e minaccioso.

Un altro luogo di interesse per gli appassionati di ferrovie è il punto in cui si dirama la soppressa linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro, ancora armata ad oltre vent’ anni dalla sua definitiva chiusura e ben visibile in questo periodo quando le sterpaglie non coprono le rotaie arrugginite.

Da qui in poi la ferrovia attraversa le gole del Torrente Platano con spettacolari galleria che consentono brevi visioni del corso d’ acqua in uno scenario di selvaggia bellezza grazie alle aperture laterali, una caratteristica che ricorda le linee alpine; un nostro pensiero va anche alla lunga Galleria delle Armi tragicamente nota per essere stata teatro del più grave disastro della storia ferroviaria d’ Italia. Superata anche questa il paesaggio si fa più dolce: si sottopassa il centro storico di Picerno e si è ormai in vista della meta. Arrivati puntuali nel capoluogo lucano (malgrado alcuni rallentamenti in linea) decidiamo di prendere il primo treno utile per Avigliano Lucania scegliendo di andare a scartamento ordinario e tornare a scartamento ridotto. Dopo esserci procurati i biglietti FS per l’andata e FAL per il ritorno prendiamo posto in una delle due automotrici 668 serie 1900 che effettuano il regionale 3520 per Foggia.

Le rotaie arrugginite della linea Sicignano-Lagonegro,

nel punto in cui la linea si dirama dalla Battipaglia-Potenza,

emergono con difficoltà dalle sterpaglie (foto B. Palumbo).

Le spettacolari gole attraversate dalla ferrovia tra Romagnano e Balvano (foto B. Palumbo).

 

La tratta da Potenza Centrale (prima detta Potenza Inferiore) a Potenza Superiore, ovviamente in pendenza, costituisce una sorta di servizio urbano che collega un capo all’ altro della città; superata la stazione di Potenza Superiore avviene l’immissione della linea a scartamento ridotto.Si superano dunque un paio di gallerie tra cui quella denominata Pietracolpa: proprio per sfruttare tale tunnel e superare le alture a nord di Potenza la FAL è dovuta ricorrere all’ espediente del doppio scartamento.

La dicitura Potenza Inferiore ora caratterizza la sola stazione

delle Ferrovie Appulo Lucane mentre la vicina stazione RFI

è stata ribattezzata Potenza Centrale (foto R. Saccone).

Una coppia di ALn 668 1900 nella stazione di Potenza Centrale

è titolare del Regionale per Foggia (foto R. Saccone).

Mentre la linea per Foggia guadagna subito quota la Potenza-Taranto,

superato il capoluogo lucano, segue la valle del Basento fino alla foce

verso Metaponto dove si immette sulla direttrice ionica (foto B. Palumbo).

Incrocio a Potenza Superiore con un Minuetto proveniente da Melfi;

dietro la staccionata FS e gli alberi si intravede l’omonimo impianto delle FAL.

(foto B. Palumbo)

La pittoresca livrea pubblicizza sulle fiancate della nostra ALn668 le bellezze

della Basilicata, qui ritratta ad Avigliano Lucania (foto R. Saccone).

L’anonimo fabbricato della stazione di Avigliano Lucania (foto R. Saccone).

 

La sequenza mostra la discesa del treno proveniente da Altamura fino alla stazione di Avigliano Lucania (foto R. Saccone).

Il posto di movimento Tiera ed il suo segnale di protezione; la luce centrale più in alto comanda l’ itinerario in corretto tracciato sul binario a doppio scartamento mentre le luci più basse a sinistra e a destra comandano rispettivamente gli itinerari in deviata per lo scartamento ordinario e ridotto (foto R. Saccone).

La fermata urbana di Potenza Rione Mancusi sulla linea FAL (foto R. Saccone).

Superato il posto di movimento Tiera si giunge ad Avigliano Lucania, stazione che purtroppo ha deluso le nostre aspettative di poter immortalare i treni sulla tratta a doppio scartamento, non visibile dalle banchine a causa di una lieve pendenza.

Ci siamo però in parte consolati osservando il treno proveniente da Altamura venir giù dalla collina proprio di fronte la stazione con una serie di spettacolari tornanti: grazie ad esso abbiamo fatto ritorno nel capoluogo e siamo scesi alla fermata Rione Mancusi sulla tratta di esclusiva competenza FAL. A pochi passi è l’ ingresso delle scale mobili di via Armellini che consentono di raggiungere comodamente il centro storico.

Dopo aver consumato il pasto in un locale ristorante proprio nei pressi dell’uscita superiore abbiamo dedicato il resto della giornata ad una visita turistica della città e dei suoi monumenti non disdegnando di immortalare qualche autobus del servizio urbano.

Le giornate sono decisamente brevi in questo periodo e le ombre della sera ci hanno presto raggiunti: oramai non restava che fare rientro a Napoli. Malgrado lo scetticismo di alcuni partecipanti, siamo felicemente tornati a sera inoltrata con un autobus delle autolinee Liscio che parte da Potenza alle 18:00.

Quando scende la sera, si accendono le luci natalizie in piazza Pagano (foto R. Saccone).

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