TORINO TRAM FESTIVAL ed. 2023

- ALBUM FOTOGRAFICO -

a cura di Gennaro Fiorentino

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Domenica 3 dicembre 2023, come accade ormai da 17 anni la prima domenica di dicembre, si è tenuta la XVII edizione del TTF (Torino Tram Festival). Sotto un cielo terso e luminoso, sono affluiti appassionati da tutta Europa, mescolandosi ai soci dell’ATTS per vivere insieme la magica atmosfera della parata di tram storici e poter viaggiare su veicoli, talvolta ultrasecolari. Era presente tra gli altri il nostro socio ing. Renzo Marini che ci ha fatto pervenire alcuni suoi pregevoli scatti eseguiti durante la manifestazione. Abbiamo pensato fosse un vero peccato tenerli solo per noi sul nostro PC. Ecco l’idea nata in “zona Cesarini” d’includerli in questo aggiornamento natalizio del sito. Quindi appena un piccolo e prezioso album dove il vostro cronista si è preso solo la briga di aggiungere qualche sintetica didascalia.

116 - È il veicolo più anziano della collezione ATTS risalendo al 1911. Faceva parte di una famiglia di 130 esemplari

costruiti dall’atelier Diatto. Ha subito nel tempo un restauro conservativo nel 1976 ed uno operativo nel 2006.

502 - Anno 1924. Faceva parte di un piccolo lotto di sei veicoli costruiti dall’Ansaldo/TIBB e destinati alla rete de La Spezia.

In realtà non furono mai consegnati al committente. Dopo l’adozione a cura dell’ATM per servizio urbano, finirono

 la loro militanza come veicolo di servizio. Grazie ad un progetto ATTS, seguì una cura prima estetica e poi organica.

Ed oggi torna sui binari della città come vettura storica.

2592 -  Risale al 1933 ed appartiene alla famiglia di veicoli a grande capacità secondo i dettami di tendenza di scuola americana. Come tale anche se con gradualità, prese il posto delle biassi. Fu oggetto di un geniale restauro a cura dei soci dell’associazione, che la riportò in servizio negli anni 2007/2008.

 447 -  Costruito nel 1938 dalle officine Stanga di Padova, nacque bidirezionale e destinato alla rete ACEGAT di Trieste.

Nel 1960 fu ceduto alla STEFER di Roma con altri 5 esemplari. Poi la dismissione della linea delle Capannelle,

lo condusse a Torino per un’adozione che lo salvò dalla fine.

2759 - Appartiene di certo alla classe cosiddetta due camere e cucina in salsa torinese. Come in altre città italiane,

industrie locali hanno riutilizzato materiale dismesso per creare un veicolo a grande capacità

(con l’innesto centrale di un modulo). 1959 Officine di Savigliano. Il restauro operativo risale al 2012.

 

3279 - Prodotto dalle industrie Fiat risalente al 1959. In quell’anno l’industria torinese era impegnata in una fornitura

alla rete della città di Madrid. Parte di quel know how si ritrova qui insieme ai carrelli ed altri accessori avanzati

dalla costruzione delle “due camere e cucina”.

2837 - La serie 2800 è senz’altro la più complessa al servizio della rete, potendosi infatti annoverare alcune sottoserie, ricostruzioni e via di seguito. Tant’è che accanto a diversi esemplari demoliti, si possono ancora registrare veicoli in servizio.

2823 - Il presente con una livrea molto spiritosa, ha il compito abbastanza nobile di svolgere servizio di ristotram,

un’idea partita qualche anno fa con un buon successo.

2847 - È certo l’orgoglio dell’associazione. Pur risalendo, come gli altri 2800 al 1960, modernizzato nel tempo,

ha subito un restauro che lo ha riportato allo stato di origine ante aspetto moderno come gli attuali “2800” in servizio.

6029 - Modello Cityway Al momento è parte della serie più moderna operante sulla rete GTT. Consegnati tra il 2003 ed il 2004, furono costruiti dalle officine Alstom che avevano rilevato da poco la “Ferroviaria Fiat”. Con la loro lunghezza di 34 metri e la consistenza di 55 esemplari, non è raro vederli serpeggiare all’ombra della mole.

 

Per dovere di una cronaca, per quanto succinta, devo registrare che nell’articolata disponibilità di veicoli dell’ATTS,

si può annoverare la presenza dell’ultimo esemplare marciante dell’autobus due piani Viberti

di cui si parla diffusamente in altro articolo del presente aggiornamento.

Chi volesse approfondire l’argomento tram storici di Torino, consiglio di connettersi con:

www.atts.to.it

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