di Andrea Cozzolino

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Può un tram essere quello che non è? Certamente no, ma può apparire che sia così. Ho recentemente acquistato una fotografia scattata a piazza Dante presumibilmente nell’estate del 1954, poco prima che il servizio tramviario da e per i Comuni del Nord venisse limitato al Corso Amedeo di Savoia. Essa raffigura un convoglio della linea 61 (Piazza Dante - Marano), composto dalla rimorchiata 1330 e da una motrice classificata chiaramente 817. Ora, l’A.T.C.N. (Azienda Tranviaria del Comune di Napoli) aveva creato il gruppo “800” nel 1929, inserendovi tutti i tram che le erano pervenuti all’atto dell’assorbimento delle “Tramvie del Nord”, fino ad allora gestite dalla S.A.B.T. (Société Anonyme Belge de Tramways). In tempi successivi, a causa della radiazione di molte vetture a seguito di danni bellici, le motrici residue furono accorpate nella serie 801÷817. La foto avrebbe dovuto pertanto raffigurarne l’ultimo esemplare, corrispondente (ammesso che avesse conservato nel dopoguerra la matricola assunta nel 1929) alla vettura n. 31 della S.A.B.T. Ora, caratteristiche unificanti delle motrici ex-S.A.B.T. erano il motore ACEC modello TVa, il truck Brill 21E e, a livello di carrozzeria, la presenza di sei moduli laterali tutti contrassegnati dall’arcuatura della parte superiore. Ma il tram 817 non solo non presenta detta arcuatura, ma di moduli laterali ne ha sette!!!

E a Napoli di tram con sette moduli laterali ci sono state solo le “O.F.M. 700”, ovvero le motrici costruite nel 1927 dalle Officine Ferroviarie Meridionali, più lunghe di tutte le altre presenti nel capoluogo campano e dotate di un truck del tutto diverso da quello Brill 21E. Ma la 817 ha il truck Brill - lo si vede chiaramente - e presumibilmente quello allungato a 2400 mm, visto che l’interasse del truck originario delle “700” è appunto di 2400 mm.

Ma a questo punto il truck Brill dovrebbe derivare da una “Balilla”, ipotesi che si presenta assai problematica giacché le uniche tre “Balilla” mancanti nel dopoguerra (408, 420, 430) in realtà dovrebbero avere ceduto truck e cassa alla sezione anteriore delle articolate 1151, 1152, 1153. Né meno problematica appare l’identificazione del tram originario della serie “700” riclassificato 817! Abbastanza certo, per giustificare la numerazione, dovrebbe essere invece l’utilizzo dei vecchi motori TVa di un tram “del Nord”, operazione di facile realizzazione visto il notevole numero di motrici distrutte durante la guerra che potevano “donare” le loro parti elettriche.

A questo punto si va nel campo delle ipotesi, e mi permetto di sottoporne solo una al lettore e solo per completezza di trattazione. Orbene, nei depositi ATAN vi era la cassa abbandonata di una “700” il cui truck era stato utilizzato nel 1941 per la costruzione dell’articolata 1101. Non è impossibile che essa fosse in giacenza presso il deposito “Garittone”, che sia stata abbinata ad un truck Brill e a motori TVa e rinumerata - a fine conflitto - 817, a chiusura della serie dei tram motorizzati TVa. Quanto al truck, può benissimo essere anche un “2000 mm” modificato ed adattato alle nuove esigenze.

È molto difficile, se non impossibile, del resto, che dopo sessanta anni si possa arrivare ad eliminare il punto interrogativo … L’unica certezza è che la 817 … non è una “800”, ma … una “700” modificata!!!!

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