Testo e foto di Paolo Neri

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A Biella non si va di passaggio, piuttosto per necessità.

Ritengo che pochi tra gli accorti ricercatori del Clamfer abbiano viaggiato sulla funicolare cittadina. Ma può darsi che mi sbagli.

Io ci sono andato ed ho fotografato.

Una guida locale ha fornito alcune notizie ma internet è più esaustiva e là ho attinto qualche notizia.

L’impianto funicolare fu costruito per collegare il quartiere di Biella Piazzo a Biella Piano, progettato dall’ing. Eugenio Vaccarino fu inaugurato il 6 dicembre 1885.

Le due vetture superano il dislivello di 60 metri in 175 metri di percorso, quindi con una pendenza del 340 per mille; il tragitto dura pochi minuti.

Mi sembra interessante l’idea del funzionamento originale consistente in un sistema di contrappesi ad acqua. Il liquido proveniente da una cisterna collocata nei pressi della stazione a monte veniva convogliato nel serbatoio della vettura che si trovava in tale stazione. La quantità d’acqua variava fino a 3.500 litri in proporzione al peso della cabina a valle da sollevare. La discendente faceva salire con il suo peso la cabina a valle alla quale era collegata da una fune d’acciaio di 30 mm di diametro.

Il seguito l’impianto venne elettrificato e rischiò di essere soppresso negli anni ‘70 del secolo scorso ma nel 1995 fu completamente ristrutturato introducendo nuovi controlli elettronici rendendolo anche fruibile da portatori di handicap, biciclette e carrozzine.

Spero di aver portato una notizia di qualche interesse.

Le foto che allego non hanno necessità di spiegazioni.

 

    

    

   

   

 

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