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L’autolinea Meta - Sorrento (Paragrafo tratto dal volume in figura) di Andrea Cozzolino |
Il 19 giugno del 1950 cominciava per le S.F.S.M. la gestione vera e propria di una autolinea. Era questo il risultato, per così dire, di una “convinzione forzata” alla quale la Società aveva dovuto adeguarsi. Infatti, all’atto della chiusura della tramvia Castellammare - Sorrento, il servizio pressoché urbano che i tram garantivano sulla tratta da Meta a Sorrento, anche con corse suppletive specifiche, venne a cessare e, di conseguenza, cominciò a manifestarsi il disagio delle popolazioni locali. Già nel corso del 1948 una Ditta privata, la Giordano, che gestirà anche i servizi urbani di Castellammare, aveva invitato la Vesuviana a consentirle di esercitare un’autolinea Meta - Sorrento, ricevendo però un netto rifiuto, dal momento che le S.F.S.M. ritenevano più che bastevoli i treni-navetta che erano stati appositamente istituiti per coprire la tratta interessata. Questi, invece, non erano affatto sufficienti, sicché furono le singole Autorità municipali a farsi parti diligenti per ottenere che - al posto della soppressa tramvia - si istituisse una linea autoviaria sostitutiva, presente su tutto il territorio dei quattro Comuni attraversati. Nello stesso periodo anche la Ditta Starace chiese, ma non ottenne, dalla Vesuviana di poter gestire un’autolinea, la Vico - Montechiaro - Meta, che le S.F.S.M. del pari ritenevano concorrenziale, in quanto avente per estremi due Comuni già serviti dalla ferrovia. Ma la concessione da parte del Comune di Vico alla Starace della tratta urbana della linea dovette contribuire a far riflettere non poco i dirigenti della Vesuviana!
Vecchio autobus della ditta Starace ritratto davanti alla stazione della Circumvesuviana. La Starace univa questo capolinea "centrale" con le frazioni di Vico Equense (coll. A. Cozzolino). Fu così che nacque il nuovo collegamento, che però la Vesuviana non gestì direttamente, ma affidò all’A.G.I.T.A. (Azienda Generale Industria Trasporti Automobilistici). Questa utilizzò il vecchio garage tramviario di Meta per il rimessaggio degli autobus che - con 21 coppie di corse giornaliere - univano la Stazione ferroviaria di Meta con ponte Parsano (già capolinea della tramvia) o, alternativamente, con il porto di Sorrento, che veniva raggiunto in coincidenza con i vaporetti in servizio sulle linee da e per le isole del Golfo. E segno inequivocabile della volontà di rendere “capillare” la penetrazione della linea nei comuni di Piano e di Sant’Agnello è il percorso iniziale della Meta - Sorrento, che - nell’abitato di questi due Comuni - si allontanava dalla strada principale, il Corso Italia (in pratica la SS. 145), per addentrarsi nella strade “lato mare” di ambedue le località. Solo in seguito l’autolinea avrebbe percorso in ambedue i sensi la strada principale, appunto il Corso Italia ....
.... Ci piace chiudere la nostra trattazione della storia delle autolinee sociali della Vesuviana tornando là donde eravamo partiti, a quella che fu, nel 1950, la prima linea concessa alle S.F.S.M. La Meta-Sorrento è stata costituita, fino a luglio 2004, da ben quattro diversi collegamenti, contraddistinti con le lettere da A a D, ulteriormente arricchiti dall’estate 2004 da ulteriori linee istituite nell’ambito del programma “Metrobus Sorrentino”. Cominciamo esaminando le autolinee ‘tradizionali’: la linea A è la vera e propria Meta - Sorrento, che, partita da Sorrento Capo, attraversa in successione, percorrendo la statale 145, Sorrento, Sant’Agnello, Piano e Meta, ove le corse si attestavano alternativamente alla spiaggia (oggi unico capolinea) o ad Alimuri (che è poi l’altra spiaggia di Meta). Sei coppie giornaliere di corse, distanziate di 2h 40’, raggiungono (oggi solo in partenza da Sorrento per motivi di viabilità) anche Trinità, una frazione di Piano di Sorrento. La linea C presenta due diversi itinerari, uno più “ridotto” (e più frequente) da Marina Piccola (Porto di Sorrento) a Sant’Agnello con ritorno per il rione Cappuccini (ex “urbana di Sant’Agnello”), via Cocumella e via Correale e un altro, più esteso, fino a piazza Gota di Piano di Sorrento, sempre con ritorno attraverso le strade “lato mare” dei Comuni interessati.
La linea A dal 2008 si attesta a Massalubrense, in largo Vescovado (vettura 436) (foto di A. Cinque). La B e la D sono, infine, due linee prettamente urbane di Sorrento e collegano la stazione della Circumvesuviana rispettivamente con Marina Piccola e Marina Grande (quest’ultima percorrendo nei due sensi il viale degli Aranci). Con il potenziamento del servizio in tutta la Penisola (cosiddetto “Metrobus Sorrentino”) - attuato a partire dal 26 luglio 2004, furono istituite le ulteriori, seguenti linee:
Uno degli effimeri autobus elettrici di EAVBus (vettura 811) ritratto mentre è in servizio sulla linea B. (foto di A. Cinque)
Primo piano per la vettura 423 che reca il display con la scrìtta “Marina Grande” e una tabella che indica “LINEA D”. Foto in basso: la linea F si attestava a Piano di Sorrento, in via dei Tìgli, nei pressi della stazione S.F.S.M. (vettura 0400) (foto di A. Cinque).
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