di Andrea Cozzolino

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Se i FIAT 2401, dei quali abbiamo recentemente trattato in altro articolo pubblicato in questo stesso sito, hanno avuto una diffusione certamente significativa, pur essendo stati prodotti in soli 78 esemplari, si può comprendere quanta importanza rivesta il 2411, il modello corrispondente da 11 m, realizzato in 112 esemplari per il mercato italiano. Va premesso però che qui di seguito ci soffermeremo solo sulle serie che presentano la “carrozzeria originale” (in tutto 84 vetture), rinviando ad un futuro lavoro sui filobus prodotti da Menarini la trattazione relativa ai ventotto 2411 costruiti dalla Casa bolognese (unica ad aver realizzato filobus su telaio 2411 oltre FIAT-CaNSA).

 

Due serie di FIAT 2411 tutti in livrea avorio caratterizzano il parco della Società Filovie di Mestre, Classificati da 77 a 86 (1953-’54) e da 87 a 93 (1958) sostituirono i vecchissimi FIAT 488 e 656 nell’esercizio delle linee in partenza da Mestre appunto per Mirano e Treviso (coll. A. Cozzolino). Nel tempo, alcuni esemplari, con il contrarsi della rete e il subentro dell’ACNIL nella sua gestione, furono trasferiti a Venezia Lido. Tra questi, certamente i veicoli contrassegnati dalle matricole 80-86-91, peraltro riverniciati in bi-verde (foto P. Gregoris). Tutte le vetture veneziane erano dotate di apparecchiature elettriche CGE.

   
 

Immatricolati al seguito dei 2401, i 2411 di Torino recavano i numeri da 1112 a 1121. Come tutte le vetture filoviarie torinesi a due assi i 2411 non ebbero grande successo (a causa della ridotta capacità rispetto agli snodati), ad onta delle buone prestazioni delle apparecchiature TIBB che li caratterizzavano. Comunque, benché abbastanza trascurati nelle carrozzerie, raggiunsero in efficienza il 1978. A lato, vediamo la 1113 fotografata nel 1970 a Nichelino da P. Haseldine.

   

Ci sono state due reti che hanno visto circolare FIAT 2411 carrozzati sia FIAT-CaNSA che Menarini: sono state quella di Sanremo e quella modenese. Soffermiamoci dapprima sui filobus liguri, che vennero immatricolati, nel 1957, 21÷32, per essere poi riclassificati 1121÷1132 nel 1983. Verniciati nella particolare livrea bianco-blu tipica dei filobus sanremesi, erano dotati di allestimento interurbano. Del gruppo fanno parte due vetture che meritano una parola di più, la 32 -> 1132 che, incendiatasi, fu integralmente ricarrozzata dalla Portesi (1983) e la 29, veicolo storico tuttora presente nel parco RT.

Ma a Sanremo hanno circolato anche altri FIAT 2411 / CaNSA, parimenti dotati di motore ed equipaggiamento elettrico CGE come quelli della dotazione originaria. Si tratta di nove filobus che arrivano sulla riviera ligure da Bologna nel 1983 e, dopo esser stati immatricolati 11÷19, sono riclassificati ben presto 1411÷1419. Verniciati in avorio-rosso e dotati di allestimento urbano, sono in realtà al loro secondo o addirittura terzo trasferimento, come meglio vedremo più in avanti parlando dei 2411 di Padova e di Verona.

 

   
Da sinistra a destra e dall’alto in basso vediamo la vettura n. 21 ripresa in prossimità di Taggia da P. Haseldine, il filobus ricostruito n. 29, tuttora esistente (foto A. Pedretti), la vettura 32 dopo essere stata ricarrozzata da Portesi (foto P. Gregoris) e infine il FIAT 2411 n. 1412 proveniente dalla rete bolognese: è l’ex-1434, già 73 del parco di Padova (foto P. Haseldine).
E veniamo a Modena, dove i FIAT 2411 - come detto - si dividevano tra i CaNSA (serie 29÷34) e i Menarini (35÷41). Le vetture “originali” FIAT, dotate anch’esse di apparecchiature elettriche CGE, furono acquisite alla rete emiliana nel 1959 ed hanno dimostrato un’incredibile tenuta, se si pensa che gli ultimi esemplari del gruppo sono stati radiati nel 1986. Ma non basta: alla chiusura della rete livornese di cui diremo tra breve altri quattro FIAT 2411 / CaNSA CGE, numerati in Toscana 61-62-63-65, si aggiunsero alla dotazione modenese assumendo le matricole 42÷45, secondo la seguente corrispondenza: 61->44; 62->45; 63->43; 65->41. Del primo gruppo è stata preservata la vettura 33, elegantemente riverniciata nel bi-verde originale.
   

Nelle due foto, a sinistra vediamo ritratta la vettura n. 30 (bi-verde) appartenente alla dotazione originaria dell’AMCM di Modena e a destra la n. 45, ex- Livorno, riverniciata in avorio-rosso (ambedue le foto P. Gregoris).

   

Dall’ATAM di Livorno furono acquistate due diverse serie di FIAT 2411, apparentemente identiche, ma sostanzialmente differenti, dal momento che i filobus numerati 60÷65 (1958-’59) erano dotati di motore ed equipaggiamento elettrico CGE, mentre 66÷71 (1961) presentavano apparecchiature Marelli. All’atto della dismissione della rete nel 1973 la minore età non giovò ai Marelli che furono tutti destinati alla demolizione, mentre - come detto - si ‘salvarono’ quattro vetture della prima serie destinate alla rete di Modena. Nelle due foto di P. Haseldine vediamo le vetture n. 65 (al capolinea di Montenero) e 67 dell’ATL.

   

Rimanendo in Toscana, ricorderemo poi l’unico filobus 2411 in servizio a Pisa col numero 115 dal 1961 alla chiusura della rete nel 1968. Dotato di apparecchiature elettriche Marelli che, per il loro caratteristico rumore, lo fecero soprannominare “la dattilografa”, fu venduto in efficienza al CSTP di Salerno che lo inserì nel suo parco con il numero 264 utilizzandolo sulle linee per Pagani e Pompei fino all’inizio degli anni ’80. Lo vediamo in servizio sulla linea 4 della rete salernitana dopo l’acquisto da parte di CSTP (foto P. Haseldine).

   

Abbiamo volutamente lasciato per ultime Padova e Verona perché i filobus di queste reti hanno avuto (come in parte già abbiamo avuto modo di sottolineare) “vite ulteriori”. Per quanto riguarda Padova, bisogna ricordare un solo gruppo, numerato 71÷78, acquistato nel 1960 e dismesso alla chiusura della rete nel 1970. Ad eccezione della vettura n. 71, questa serie di 2411 - forniti di apparecchiature elettriche CGE - fu trasferita a Bologna, dove assunse le matricole 1429÷1435 e da qui a Sanremo come già abbiamo ricordato più sopra (1411÷1417). Più complessa la situazione veronese: l’AMT acquistò nel 1961 sei FIAT 2411 / CaNSA TIBB inseriti nel parco con le matricole 231÷234+135-136 e dodici FIAT 2411 / CaNSA CGE nel 1966 (ultimi filobus in assoluto prodotti per il mercato italiano: matricole 145÷156). All’atto della dismissione della rete urbana nel 1975 AMT vendette tutti i filobus della prima serie e le vetture 149 e 155 all’AMFTE di Bergamo che riprese così dopo due anni di interruzione il servizio filoviario (vetture 35÷42), mentre il grosso della fornitura del ‘66 (dieci unità) passò a Salerno, ove i filobus ex-Verona assunsero le matricole 294÷303. Ma non basta: dopo altri tre anni anche Bergamo dismise definitivamente il servizio filoviario, mettendo a sua volta in vendita le vetture ex-Verona, tre delle quali finirono ancora a Bologna (1436÷1438), mentre altre cinque, che erano destinate ad accrescere il parco salernitano, non arrivarono mai in Campania per motivi economico-burocratici. Le ex-149 e 155 VR, divenute BO 1436-1437, furono anch’esse trasferite a Sanremo dove assunsero le matricole 1418-1419. Ma vediamo in questo quadro riassuntivo il prospetto dei mutamenti di sede e di matricola delle vetture interessate:

   
Matricola ACAP-PD Seconda destinazione  Matricola ATC-BO Matricola
STEL-Sanremo
72   1435 11->1411
73   1434 12->1412
74   1433 13->1413
75   1432 15->1415
76   1431 14->1414
77   1430 17->1417
78   1429 16->1416
Matricola AMT-VR Matricola ATC-BO Matricola
STEL-Sanremo
231 AMFTE-BG 39    
232 AMFTE-BG 40    
233 AMFTE-BG 41    
234 AMFTE-BG 42 1438  
135 AMFTE-BG 35    
136 AMFTE-BG 36    
 
145 ATACS-SA 294    
146 ATACS-SA 295    
147 ATACS-SA 296    
148 ATACS-SA 297    
149 AMFTE-BG 37 1436 18->1418
150 ATACS-SA 298    
151 ATACS-SA 299    
152 ATACS-SA 300    
153 ATACS-SA 301    
154 ATACS-SA 302    
155 AMFTE-BG 38 1437 19->1419
156 ATACS-SA 303    
   

La vettura 231 di Verona (foto P. Haseldine) e la vettura 39 del parco AMFTE,

 ovvero … lo stesso veicolo!!! (foto P. Gregoris).
   
Ancora uno stesso filobus in due sedi diverse: a sinistra è a Verona, numerato 148 (foto P. Haseldine),

a destra è diventato la vettura 297 del parco salernitano (foto D. Liguori).

   
La vettura 1434 del parco bolognese (ex-73 dell’ACAP di Padova e futura 1412 sanremese: vedi sopra) e
la 155 AMT-VR. Sarà trasferita prima a Bergamo (vettura n. 38), poi a Bologna (matricola 1437)

ed infine a Sanremo (ove assumerà le matricole 19 e poi 1419) (ambedue le foto P. Haseldine).

   

Concludiamo ricordando che ventuno FIAT 2411 (matricole 19÷38 del 1957 e 43 del 1959) furono costruiti - sempre seguendo il disegno originale, ma con guida a sinistra - per la citta turca di Izmir (Smirne) ove hanno circolato per lunghi anni anche se in condizioni che definire precarie è generoso, come appare dalle due foto di P. Haseldine che risalgono al 1977.

   
   

Foto del titolo: La vettura 149 dell’AMT-VR: diventerà - nell’ordine - la 37 di AMFTE-BG, la 1436 di ATC-BO ed infine la 18->1418 di Sanremo. E non basta: al termine del suo lunghissimo servizio è stata preservata presso il MNT ed è da tempo (troppo tempo?) in attesa di restauro.

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